A Finero, popolosa frazione di Malesco, alle porte della Valle Cannobina, si trova la Colonia Pio XII di Somma Lombardo. Ne raccontiamo qui le origini, pensando di fare cosa gradita ai lettori.
Il tutto ebbe inizio nell’imminente Dopoguerra. L’allora rettore della Parrocchia Sant’Agnese di Somma Lombardo, don Marco Sessa, si mise instancabilmente all’opera in cerca di un luogo, con l’intenzione di crearne un centro dove fare trascorrere ai più piccoli un periodo di vacanza. Il merito principale di questa preziosa iniziativa, diventata poi istituzione, va indubbiamente a don Sessa, ma non vanno dimenticati l’ingegnere Luigi Binaghi, don Lino Beretta, le Suore del Sacro Cuore, le signorine della Gioventù cattolica, e i numerosi laici, il cui compito era di accompagnare e assistere i bambini in colonia.
La ricerca degli spazi per creare la Colonia iniziò dapprima nella stessa Somma Lombardo, si valutò poi un sito a Cuvignone, sopra Laveno, senza però giungere a nulla di concreto.
Ci si spostò quindi in Valle Vigezzo, luogo già conosciuto e apprezzato dalla Comunità Sommese, nonché meta favorita per le vacanze, o anche solo per un semplice giro domenicale.
Inizialmente si era presa in considerazione Druogno, ma trovandosi in una posizione più caotica e movimentata, l’idea venne subito accantonata.
Si giunse quindi a Finero dove venne individuata la “Baita Cazzaniga”, chiamata anche Alberghetto, o casermetta della Finanza.
Lo stabile, di proprietà del noto industriale ossolano Eugenio Ceretti, che appena qualche anno prima, 1941, aveva acquistato dalla signora Virginia Candiani Cazzaniga, versava in pessime condizioni: facciate bucherellate dalle pallottole, mancavano i vetri e non vi erano la luce e l’acqua.
Tutto ciò era purtroppo dovuto alle nefaste conseguenze della guerra. Finero era stata altresì testimone dell’eccidio dei partigiani Attilio Moneta e Alfredo Di Dio, ottobre 1944.
Vista la degradante situazione dell’immobile, Ceretti decide a tal punto di alienare tutta la proprietà, cosicché il 12 dicembre del 1946 viene firmato da don Sessa il compromesso di compravendita, ufficializzando definitivamente l’acquisto il 24 novembre 1947.
Il costo totale della proprietà (casa, un piccolo fabbricato adibito a fienile e pollaio, due pezzi di terreno e un bosco) fu di 150.000 lire, ma i lavori da eseguire erano parecchi, e la Parrocchia Sant’Agnese si vide costretta ad investire 130.000 lire per il restauro. Cominciarono così i lavori, il complesso di tre piani, già dotato di passerella in cemento e con i pavimenti piastrellati, subiva continue migliorie: nel 1948 la costruzione del salone veranda, annessa all’antistante terrazzo, la cascina venne attrezzata ad infermeria, ed ampliata la cucina.
Nel 1949 si utilizzò un masso erratico ivi esistente per ottenere un simulacro della Grotta di Lourdes.
Negli anni a seguire, dal 1951 al 1953, si realizzava il refettorio, uno spazioso dormitorio al piano superiore e nuovi bagni. Fu acquistata la macchina per le proiezioni, oltre a vari arredi e accessori, frutto di generose donazioni.
La colonia è dedicata al Santo Padre Pio XII, pontefice di quel tempo, dal quale don Sessa aveva ottenuto un contributo economico. Dal 1947 fino ai giorni nostri la Colonia continua a vedere la presenza di numerosi giovani, distribuiti su diversi turni durante l’estate, preceduti dagli adulti e dalle famiglie.
Va sicuramente sottolineata la generosità di tanti Sommesi che hanno devoluto contributi e lavorato duramente per mantenere questa importante istituzione, affinché ogni anno la vecchia “Baita Cazzaniga” possa essere continuamente perfezionata.
In particolare vanno ricordati i coniugi Martino e Lucia Barzon, noti benefattori, venuti a mancare qualche anno fa. Tutti gli anni in estate è tradizione per la delegazione della Colonia richiamare numerosi ospiti, tra i quali il sindaco di Somma Lombardo Stefano Bellaria, e ritrovarsi a Finero per festeggiare la ricorrenza di questo istituto, che quest’anno ha raggiunto il 75° anno di vita.
La mattina di sabato 16 luglio una festosa scampanata ha echeggiato per tutto il paese annunciando la messa celebrata nella nostra chiesa dedicata a S. Gottardo da Monsignor Gilberto Donnini, ex prevosto di S. Agnese, in sostituzione dell’attuale parroco don Basilio Mascetti, assente per motivi di salute.
La funzione è terminata con il canto alla Madonna Nera.
A seguire un succulento pranzo consumato nella sede della colonia, conclusosi con una squisita torta preparata per l’occasione.
La Comunità Finerese ringrazia tutti i rappresentanti e i volontari della colonia per l’immenso e rispettoso apprezzamento da sempre dimostrato e per la vitalità e il lavoro prodotti a comune beneficio del paese.
Si ricordano calorosamente e indistintamente tutti: le persone andate avanti, ma sempre vive nel ricordo. Coloro che, anche solo per una visita giornaliera, ritornano annualmente a Finero.
Infatti durante le giornate estive capita spesso e volentieri di incontrare gente per le vie del paese, oppure al bar, alcuni addirittura dopo 50 anni, che, con grande affetto, nostalgia e gratitudine, ricordano i bei momenti trascorsi in vacanza presso la colonia.
Non manca anche chi rimane costantemente in contatto coi Fineresi, esprimendo amicizia e cordialità, grazie alle tecnologie di internet.
Lo scrivente ringrazia i coniugi Ernesto e Marta Cotena, Stefano Bellaria e le signore Carla Grossoni e Michela Grisoni per gli articoli da loro pubblicati sul giornale parrocchiale di Somma Lombardo, gentilmente fornitogli e da cui sono state tratte utili informazioni per questo articolo.