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Nella serata di venerdì 3 febbraio si è tenuta la prima cena della Comunità SlowFood per la Valorizzazione del riso Razza77. Piatto principe della serata il Razza77 allo scoglio cucinato dallo Chef Giovanni Ruggieri all’Orto in Cucina di Novara dove  si è svolto il momento conviviale. Un evento semplice ma particolarmente significativo che ha significato il successo che il progetto Razza 77 continua a conseguire. 

“Nel 2014 quando abbiamo avviato il progetto – dicono i risicoltori (ma loro preferiscono definirsi RisiCultori, del Razza 77 – tutto questo era una scommessa, un sogno, oggi è una realtà fatta di tante persone, colleghi, amici, ciascuno con il suo ruolo nella Comunità” . 

Un progetto nato da pochi sta gradualmente diventando di molti e il riso Razza77 è oggi sempre più alfiere del territorio della Bassa Novarese, in particolare dei territori tra Tornaco, Terdobbiate, Garbagna, Nibbiola, Vespolate e Borgolavezzaro.

“Siamo orgogliosi che molti risicoltori della bassa novarese, l’Area77, le istituzioni, i ristoratori che scelgono il riso Razza77 per i loro menù, siano diventati parte del progetto che si sta concretizzando sempre di più grazie al lavoro di tutte queste persone, e molte altre che quotidianamente parlano e diffondono questa antica varietà a lungo dimenticata e che oggi torna in auge a difesa della diversità in cucina e della biodiversità in campo, oltre che delle tradizioni contadine del territorio da cui proviene”.

L’attività di marketing e promozione del riso Razza77 è particolarmente intensa. Tra le altre si segnala la Tambo Art, lo sfruttamento di una particolare tecnica con la quale vengo tracciati mediante piante di colore differente dei disegni visibili solo dell’alto sui campi del Razza 77. Nel corso degli anni gli agricoltori del Razza 77 hanno prodotto usando piante nere di riso nero e piante verdi di riso bianco, tra gli altri, il profilo di Dante o la Cupola di Novara nel simbolo dell’Atl della provincia.

Moltissime le presenze mediatiche e sui giornali. Tra i momenti più rilevanti l’abbraccio con Slow Food e la Cipolla Bionda di Cureggio e Fontaneto in vista di una futura accoglienza nei progetti Slow Food.

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