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Gli oleggesi contrari al progetto possono tirare un sospiro di sollievo e tornare a dormire sonni tranquilli.
Il paventato raddoppio ferroviario della linea Vignale-Arona, per il momento, non è cosa da fare.

Se ne riparlerà, forse, per il quinquennio 2035-40. La ferrovia a un solo binario va bene così com’è, senza ulteriori ‘aggiunte’ per una tratta sufficientemente adeguata agli scopi odierni.

E’ quanto emerso l’altro giorno al termine di un incontro a tre che ha visto la presenza del sindaco Andrea Baldassini e dell’assessore provinciale Michela Leoni insieme all’ingegner Luca Bassani responsabile di Rete Ferroviaria Italiana.

«Un appuntamento – spiegano Leoni e il primo cittadino oleggese – utile per fare chiarezza in merito alle tante notizie sull’argomento apparse in questi giorni sui vari organi di stampa. Non c’è in programma alcun raddoppio proprio perché non ve n’è la necessità. In caso contrario se ne riparlerà tra qualche anno».
L’incontro è stato occasione per riportare all’attualità anche alcune criticità relative sia alla stazione di Oleggio che ai tre passaggi a livello presenti nel centro cittadino.

«Nei prossimi mesi – aggiunge Baldassini – potrebbero verificarsi diversi cambiamenti utilizzando quella parte di fondi già destinato al progetto. Tra le ipotesi c’è la rimessa a nuovo della stazione, con un ammodernamento in tutte le sue parti che, tuttavia, non consentirà la riapertura della biglietteria. Un ulteriore step di lavori potrebbe permettere la realizzazione ex novo di un sottopasso pedonale con tanto di ascensore e una banchina a disposizione per i disabili».
Un piccola novità riguarderà anche la sede ferroviaria.

«Il binario di scambio verrà allungato di 250 metri rispetto ai 500 metri attuali, in modo da poter aggiungere alcune carrozze al treno, sia passeggeri che merci, in determinate corse maggiormente ‘ingolfate”».

Ma c’è di più. «Stiamo valutando la possibilità – conclude Baldassini – di realizzare un sottopasso automobilistico tra via Dante e via Momo per togliere, in maniera definitiva, il passaggio a livello ora esistente e un’analoga ipotesi si potrebbe fare anche per le sbarre presenti in via Sant’Antonio. Abbiamo già dato incarico a uno studio di settore per verificare i numeri del traffico giornaliero presente nell’area di ogni passaggio a livello in città. Quando avremo i dati necessari sapremo anche come procedere nel modo più corretto».

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