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È di qualche ora fa la notizia della morte, nella sua Chieri, di Guido Bodrato, a 90 anni era una degli ultimi importanti figure di riferimento della Democrazia Cristiana piemontese ed Italiana ancora viventi.

Eletto nella circoscrizione Torino-Novara-Vercelli spesso in abbinamento nelle preferenze con i deputati Vercellesi e novaresi Giulio Pastore, Alessandro Giordano, Gianfranco Astori , solo dopo le elezioni del 1992 venne escluso dal parlamento. Vi rientrò per l’ultima volta quando Scalfaro divenne Capo dello Stato. Successivamente fu eurodeputato

Bodrato è stato uomo di Stato, già Ministro delle Partecipazioni Statali, dell’ Industria e dell’Istruzione, deputato nazionale fino al 1994 e poi deputato europeo, collaboratore strettissimo di Benigno Zaccagnini nei momenti drammatici del sequestro Moro, infine con Mino Martinazzoli, Sergio Mattarella, Rosy Bindi, Pierluigi Castagnetti, ha fondato, dopo lo scioglimento della Dc, il nuovo Partito Popolare Italiano.

Il neologismo “ abbodratarsi” lo avevano inventato i cronisti politici che incontravano Guido Bodrato nel Transatlantico, il Salone di Montecitorio dove sostano i deputati fuori dall’Aula, e Bodrato sapientemente e pazientemente spiegava loro la politica e i suoi misteri.

Il suo è un lascito morale e politico di grandissimo valore per la politica italiana e per quanti si dichiarano ancora “ cattolici democratici “ nel solco di quella che fu la sinistra Dc , Bodrato non volle aderire mai al Pd pur votandolo sempre perché era innamorato di una politica in cui l’identità Cristiana e progressista non si scolorisse in un contenitore indistinto .

Per Bodrato la politica non si può ridurre solo a seguire un leader, le sue posizioni e contorsioni per cui le esasperazioni del sistema elettorale maggioritario e il presidenzialismo impoveriscono la nostra democrazia repubblicana.

La politica è partecipazione per promuovere il bene comune , lontano da ideologie totalitarie ma anche da un esasperato pragmatismo e dalla tecnocrazia .

I suoi articoli e i suoi post fino all’ultimo ci hanno testimoniato una passione per le idee forti del cattolicesimo democratico che spesso anche noi giovani non abbiamo saputo trovare.

Ancora qualche mese fa aveva dato alle stampe la sua ultima fatica: una storia del Ppi di Sturzo in Piemonte che attinge a piene mani proprio dalle pagine della stampa diocesana piemontese e novarese .

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