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Quattordici beni architettonici e artistici del territorio della diocesi di Novara, dalla Cattedrale ad alcuni dei tesori più nascosti, aperti al pubblico. Si tratta del progetto “Cultura a porte aperte” , in programma sabato 23 e domenica 24 settembre, cui aderisce anche la diocesi di Novara con la regia dell’ufficio per i beni culturali e la collaborazione di parrocchie e associazioni di volontariato.

Le città coinvolte

Quest’anno – in cui si è arrivati alla nona edizione dell’iniziativa – è stato scelto di concentrare l’attenzione, oltre che sulla città di Novara, su alcune chiese e oratori nei comuni di Bellinzago, Cameri, Carpignano Sesia, Galliate, Momo e Oleggio.

Insieme alle chiese, eccezionalmente, saranno aperti con visite libere e guidate, anche il Museo d’Arte Religiosa P.A. Mozzetti di Oleggio con i suoi volontari e la chiesa di San Pietro in Carpignano Sesia grazie all’Associazione Amici del San Pietro.

Le chiese visitabili

«Novara partecipa con chiese del centro città – spiega in una nota l’ufficio per i beni culturali della diocesi – Vedremo così riaperte le chiese di San Pietro al Rosario e la chiesa di Sant’Eufemia che conservano opere di Giulio Cesare Procaccini, dei Della Rovere, del Vermiglio, del Pianca ecc. ecc. insieme al Duomo e alla Basilica di San Gaudenzio». Insieme, ci saranno l’Oratorio della SS. Trinità di Momo e il San Pietro di Carpignano Sesia, «ma anche siti meno visitati come gli oratori di Cameri con la settecentesca chiesa di San Giuseppe affrescata da Lorenzo Peracino, oppure l’Oratorio del Gesù ricco di affreschi del XVIII secolo; per proseguire con Bellinzago Novarese dove si conserva il piccolo gioiello della chiesa di Sant’Anna con la splendida pala d’altare di Bartolomeo Vandoni e l’antico organo, recentemente restaurato con i fondi CEI 8×1000, di Giovan Battista Gavinelli del XVII secolo».

Il percorso continua poi in luoghi ricchi di stratificazioni storiche come nel caso della chiesa di San Giulio a Dulzago eretta nel XII secolo e poi rinnovata nei secoli successivi sino al XVIII secolo ed inserita nel complesso della Badia di Dulzago fondato dai canonici regolari agostiniani nel Trecento.
«Un itinerario ricco e variegato che permetterà, grazie anche ai volontari e alle parrocchie che hanno offerto la massima collaborazione, di scoprire o riscoprire luoghi noti e meno della diocesi; un segno, in queste giornate Europee del Patrimonio Culturale, che la condivisione di beni così ricchi di storia e di fede sia il segno di una nuova consapevolezza nei confronti del bene comune in una visione sempre più inclusiva e aperta».

Il patrimonio culturale in diocesi

Una parte di un grande patrimonio che nella diocesi gaudenziana conta più di 1700 tra chiese, cappelle e oratori diffusi su tutto l’ampio territorio tra la provincia di Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli. «Luoghi di arte e di fede – prosegue la nota – che hanno bisogno di continue cure e attenzioni per preservarne l’integrità e la funzione.

Grazie anche agli eventi di valorizzazione, come le due giornate del 23 e 24 settembre, sarà possibile puntare l’attenzione su alcuni luoghi che necessitano di interventi di restauro urgenti, sensibilizzando i visitatori anche nei confronti di azioni di mecenatismo culturale, oggi più che mai urgenti».

Per informazioni è possibile visitare il sito www.cittaecattedrali.it, che presenta l’intero progetto “Città e Cattedrali”: un piano di valorizzazione di circa 600 luoghi d’arte sacra organizzati in itinerari geografici e tematici, fruibili in Piemonte e Valle d’Aosta, ideato da Fondazione CRT e dalla Consulta per i Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Gli orari e le modalità per visitare i beni diocesani, sono su diocesinovara.it.

L’articolo sul nostro settimanale in edicola venerdì 22 settembre con altre notizie dal territorio. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero che interessa direttamente qui

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