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Una lunga scia d’amore per gli altri, in modo particolare per i poveri, gli ammalati, i più bisognosi.

Si potrebbe riassumere così l’impegno svolto nel corso dei secoli da tante persone tra le contrade di Pallanza, Intra, Suna, Trobaso e le altre realtà poi confluite in Verbania.

Un impegno che si è concretizzato nelle Congregazioni di carità ottocentesche, che è stato promosso da benefattori e benefattrici e che nel tempo ha trovato compimento in nuove formule, prima nell’Ente comunale di assistenza e poi – fino ai giorni nostri– nel Consorzio dei servizi sociali, per quello che riguarda le politiche sociali.

A tali aspetti il Circolo del Pallanzotto quest’anno – in occasione della festa patronale di san Leonardo – ha dedicato il tradizionale convegno svoltosi sabato 11 novembre nella cornice di villa Giulia a Pallanza.

Ad accompagnare il pubblico in questo viaggio nel passato e nella contemporaneità tra le politiche sociali verbanesi sono stati rispettivamente Leonardo Parachini, ricercatore di storia locale, e Chiara Fornara, direttrice del Centro servizi sociali del Verbano.

LE CONGREGAZIONI DI CARITA’

«Non bisogna confondere le Congregazioni di carità con le confraternite – ha esordito Parachini, sgombrando subito il campo da un ricorrente equivoco».

Le Congregazioni sono un ente laico, dello Stato. Sono state rese obbligatorie in tutta Italia nel 1862, ma esistevano già. Soprattutto in Piemonte, dove se ne ha traccia dal 1717».

In quel tempo il nostro territorio apparteneva ancora al Ducato di Milano.

Le congregazioni più significative di Pallanza e Intra, invece, fanno risalire le loro origini al periodo napoleonico, «tra il 1808 e il 1809. Ad amministrarle – come risulta da una legge del 1836 – era un presidente, nominato dal re, e da quattro consiglieri nominati dal prefetto».

A questi si aggiungevano due “membri nati”, il parroco e il sindaco. Dal 1862 le Congregazioni diventano un ente controllato dal Consiglio comunale, che ne elegge i membri».

Articolo completo e altre notizie dal territorio della Diocesi di Novara sul nostro settimanale, in edicola a partire da venerdì 17 novembre. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero che interessa direttamente qui.

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