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Non solo piazza Martiri cambierà volto con il restauro delle ex carceri ma anche via Vittorio Emanuele, via Sottoborgo e via Nuova. Il centro di Borgo Ticino sarà completamente differente. L’opera è stata presentata nel nuovo palazzo municipale dalla ditta Mete, dal Comune e dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio. Un intervento che prevede di ricavare 25 appartamenti e alcune attività commerciali per la parte privata.

Ancora un salone polivalente, un’area verde, un parcheggio e un percorso pedonale di collegamento per la parte pubblica. L’edificio è risalente al 1800 è stato utilizzato come carceri. Infatti sono ancora presenti i ceppi dove venivano legati i reclusi e le grate alle finestre. A inizio ‘900 è stato utilizzato come albergo, poi come Casa del Fascio. Costruito in più epoche, si presenta con un edificio del Settecento verso la piazza con un portale barocco, un’ala di metà Ottocento e un torrione medioevale del 1190 quando il paese è stato fondato. Si aggiunga un cantinone di cui sono rimasti solo i muri perimetrali e la ghiacciaia.

L’architetto Silvia Angiolini ha spiegato: «Per il cantinone è stato deciso di mantene- re i muri con un restauro conservativo e di recuperare la ghiacciaia con la scalinata di ingresso. All’interno è previsto un giardino dal grande fascino. Recuperato il muro di via Sottoborgo, mantenendo le vecchie aperture per far comprendere che all’interno esistevano degli edifici. Tutto l’isolato è sotto vincolo perché immutato nel tempo».

Questo articolo e altri approfondimenti da tutto il territorio della Diocesi di Novara li trovate sul nostro settimanale, in edicola venerdì 17 novembre. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero che interessa direttamente qui.

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