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Anche quest’anno la parrocchia propone il calendario, occasione per sentirsi e fare comunità attraverso le iniziative e le immagini che raccontano la storia delle persone e della parrocchia. Don Gian Mario Lanfranchini presenta la pubblicazione con queste parole. «Carissimi tutti, le immagini del Calendario 2024 raccontano, nei volti e nei luoghi, una storia di arti, mestieri, lavoratori. Sentiamo l’eco delle antiche e sagge parole della tradizione cristiana: “Ora et labora! Dabit Deus omnia bona”, “Prega e lavora! Dio darà ogni bene”.

Papa Francesco descrive con quattro parole il lavoro di ogni uomo che è libero, creativo, partecipativo, solidale (Evangelii gaudium, n. 192). L’impegno sociale del cristiano appartiene alla sua vocazione battesimale, come credente. La vita di fede ci chiede coerenza nei confronti delle responsabilità verso noi stessi, verso gli altri, verso il creato. Certo, il cristiano si trova di fronte a problemi sempre nuovi, che deve saper affrontare alla luce della fede, e si trova accanto altri uomini che deve comprendere e amare e con i quali deve collaborare e dialogare per costruire la “civiltà dell’amore”.
Il lavoro è fatica, è un diritto, è vita! Ecco che scorrere le immagini del nostro passato, di mestieri che ci hanno consegnato l’arte di vivere con l’ingegno e l’intelligenza pratica delle mani, è un dono per una comunità!

Destinatari sono tutti gli “uomini e le donne di buona volontà” che hanno a cuore i valori della libertà e della giustizia sociale e che sanno che con il proprio lavoro – anche oggi – si può costruire una società più degna dell’uomo e rispettosa dell’ambiente. Questo è il mondo che Dio ci ha affidato per consegnarlo alle nuove generazioni con l’impegno della nostra vita vissuta per gli altri (affetti), in modo concreto (il lavoro), nella pratica della testimonianza quotidiana (fede).

Il nostro territorio racconta “pagine di storia” sul lavoro nell’artigianato, nell’industria, nel commercio: tutte le famiglie hanno vivo il ricordo di donne e uomini laboriosi, industriosi, tenaci. I lavoratori conoscono e praticano i mezzi, il valore, i prodotti del lavoro: la vocazione cristiana rivela, anche nella complessità del mondo di oggi, gli ideali di sempre e svela la dignità della persona proprio nel lavoro. Il credente, come il non credente, è chiamato a praticare l’etica del lavoro e dell’economia con tre priorità irrinunciabili per ogni uomo: il primato dell’uomo sul lavoro, il primato del lavoro sul capitale, il primato della destinazione universale dei beni sulla proprietà privata degli stessi (cfr. Sacra Congregazione per la dottrina della fede, Libertà cristiana e liberazione, 1986, n. 20). Con il “pane quotidiano” auguriamo una “rinnovata stagione di lavoro” perchè le famiglie possano crescere nella giustizia e nella serenità.
2024 auguri di ogni bene!»

L’articolo integrale e altre notizie provenienti dal territorio della Diocesi di Novara si possono trovare sul nostro settimanale, in edicola da venerdì 1° dicembre. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero che interessa direttamente cliccando qui.

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