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Da questo venerdì 5 gennaio prendono il via i saldi che dureranno per otto settimane anche nel Comune di Novara.
Resta sempre un momento importante per le casse dei commercianti e un’opportunità per i consumatori (con sconti dal 20 al 50 per cento) anche se meno sentiti di una volta.
Sono infatti ormai tante le promozioni durante l’anno così come la concorrenza dell’on line e degli Outlet restano un problema per i negozi di vicinato.


Questo il pensiero delle associazioni di categoria:
«Come sempre c’è da sperare che possano portare dei vantaggi e far riprendere le attività – sottolinea Luigi Minicucci di Confesercenti Piemonte Nord e Orientale – A nostro avviso però bisognerebbe farli a febbraio e non per due mesi. Continuiamo a ribadirlo».

In realtà, il periodo dove la gente si muove per gli acquisti è molto imitato.
«E’ da sempre così. Funzionano per i primi dieci, al massimo quindici giorni – dice ancora Minicucci – Certo, i saldi sono sempre favorevoli e accattivanti e si possono portare a casa prodotti ottimi».
Il problema sono le vendite non regolarizzate. «Ci vogliono regole ben precise. Soprattutto le vendite promozionale dovrebbero essere regolamento così come quelle del web o negli outlet dove già prima di Natale ci sono sconti. La concorrenza delle aziende forti e con grande capacità economica va a discapito del piccolino che in qualche modo si deve arrangiare. Certo il futuro è il web anche per i piccoli. Bisogna ripensare il modo di vendere e per questo bisogna attrezzarsi. Con questo il negozio rimane un punto fondametanele tanto che anche Amazon sta pensando ai negozi fisici, vuol dire che la vetrina ha un senso».

Maurizio Grifoni della Confcommercio prevede dei buoni riscontri dai saldi: «Ce lo dicono gli studi. Ci aspettiamo saldi buoni anche se viviamo sempre alla giornata. Per il consumatore sono un buon modo per accalappiarsi il prodotto che prima nicchiava ad acquistare. Il commerciante ha invece un’ulteriore possibilità di rinnovare e smaltire il magazzino dell’anno».
Anche Grifoni parla del web. «Sapete qual è il commerciante che ha investito di più nel Novarese? Amazon, per cui bisogna farsi delle domande. Il commerciante tradizionale dovrà rinnovarsi e digitalizzarsi. Come? Nel senso più moderno, ovvero far convivere il digitale con l’analogico, il reale con il virtuale, viviamo tutti in pluridimensioni. La concorrenza deve essere da stimolo ma deve essere vera, per questo ci vogliono le stesse regole di mercato».
Le interviste ai commercianti sul giornale l’Azione in edicola da questo venerdì 5 gennaio o scaricabile digitalmente direttamente da qui.

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