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Il Comune di Baceno, in accordo con l’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Ossola, ha pubblicato un avviso pubblico per individuare soggetti interessati ad un’eventuale procedura di alienazione dell’immobile che ospita l’Albergo Cervandone, situato all’ingresso dell’alpe Devero.

L’imponente struttura è in stato di completo abbandono da diversi anni, anche a seguito, da ultimo, dell’incendio del 2015 che ne devastò il tetto e distrusse l’ultimo piano. La decisione di alienare l’immobile è avvenuta dopo numerosi tentativi di trovare finanziamenti per il suo recupero.
Nelle intenzioni degli amministratori è previsto che il Cervandone resti una struttura turistica ricettiva, possibilmente di alta qualità.

L’avviso e la documentazione accessoria, compresa la dettagliata perizia di stima del valore dell’immobile, sono pubblicati agli Albi Pretori digitali degli Enti, che hanno attivato l’iniziativa, dando mandato alle Aree Protette dell’Ossola – che possiede il 50% dell’immobile – per la gestione di tutte le fasi procedurali. La base d’asta è di 830 mila euro. Le manifestazioni di interesse devono essere presentate entro e non oltre l’11 aprile, esclusivamente in formato digitale tramite la piattaforma Sintel.

La storia dell’albergo

L’ex albergo Cervandone era inizialmente gestito dalla famiglia Alberti di Baceno e si trovava sulla rotta dei grandi tour alpini dell’Ottocento. Attorno al 1920 venne comprato dall’Enel che lo ristrutturò e ampliò due volte: all’inizio degli anni Cinquanta e negli anni Settanta, quando l’albergo assunse la forma attuale.
Nel 1972 la decisione dell’Enel di chiuderlo, a cui è seguito un lungo lasso di tempo in stato di desolazione fino al 2002 quando, su impulso e contributo della Regione, la struttura venne comprata da Aree protette e Comune per 413 mila euro.

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