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Un nuovo acceleratore lineare con tecnologie di ultima generazione sarà in funzione dal mese di maggio nel reparto di Radioterapia dell’ospedale Castelli di Verbania. Il macchinario consentirà di effettuare le terapie in modo più preciso e più rapido per i pazienti oncologici.

L’inaugurazione è avvenuta nei giorni scorsi alla presenza della direttrice generale dell’Asl Vco Chiara Serpieri, del consigliere regionale Alberto Preioni e del sindaco Silvia Marchionini. Una seconda macchina, identica a questo, è già stata acquistata dall’azienda sanitaria e dovrebbe essere attivata entro la fine dell’anno al termine dei lavori strutturali nel bunker che la ospiterà.

I due acceleratori sono costati quattro milioni di euro con fondi Pnrr. A completamento, è stato effettuato anche l’acquisto per 600 mila euro una Tac simulatore, anche in questo caso un’apparecchiatura di ultima generazione, ce ne sono poche in Italia di questo tipo. Quest’ultimo acquisto è stato effettuato con fondi dell’Asl Vco. La nuova tac, anche grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, è in grado di mappare con estrema precisione la zona da trattare. Una “mappa” che poi viene trasmessa all’acceleratore per l’esecuzione del trattamento.

I macchinari sono stati quindi affidati al personale del reparto di Radioterapia dell’Asl Vco diretto dal dottor Andrea Ballaré. «Con questi macchinari possono erogare trattamenti con grande precisione e accuratezza, fornendo quindi maggiori chance per il paziente – spiega Ballarè -. Allo stesso tempo, sono in grado di risparmiare i tessuti sani che non devono essere irradiati. Perciò possono aumentare la percentuale di pazienti guariti, ma contestualmente limitano il più possibile gli effetti collaterali». La tac simulatore è propedeutica al trattamento radiante, l’esame è molto particolareggiato e riguarda la parte da irradiare.

Permette di definire con accuratezza la parte da trattare e questo anche grazie all’intelligenza artificiale. «Sono poche le apparecchiature in Italia dotate di questo sistema» conclude Ballarè. L’investimento totale con le tecnologie accessorie e l’adeguamento dei locali supera i 5 milioni di euro.

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