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Una nuova avventura per il Gruppo di esplorazione e studi in cavità artificiali della valle. Questa volta gli arditi speleologi hanno esplorato l’antichissima cisterna del Sacro Monte, forse la prima in ordine di tempo ad essere costruita, che oggi si trova al di sotto del porticato antistante la chiesa del Santo Sepolcro.

Durante l’esplorazione, avvenuta sotto lo sguardo attento del rettore don Angelo Porzio e di alcuni incuriositi pellegrini, è stato possibile identificare il condotto di immissione e il “troppo pieno” in terracotta della cisterna realizzata in coccio pesto ed ormai completamente asciutta, e a fare delle ipotesi su come potesse essere alimentata; insomma, un altro piccolo tassello della storia del Sacro Monte recuperato dall’oblio grazie all’impegno di questo ardito ed affiatatissimo gruppo di volontari.

A questo proposito ricordiamo che il prossimo 11 marzo alle 21, presso la sede del sodalizio al secondo piano di villa Barbara, si terrà la presentazione del nuovo corso di avvicinamento alla speleologia in cavità artificiali organizzato dal Gescav. La prima lezione di teoria è in programma invece per il 17 marzo, sempre alle 21, e sarà seguita il 18 marzo da una prima uscita pratica nei sotterranei del capoluogo valsesiano; il 24 marzo ci sarà poi una seconda serata di teoria, infine il 26 marzo i partecipanti al corso avranno la possibilità di fare una nuova esperienza pratica in cavità artificiale. Le uscite pratiche, promettono gli organizzatori, non presentano particolari difficoltà pratiche ed anzi sono state pensate proprio per chi si avvicina per la prima volta alle tecniche speleologiche.

Chi desiderasse ulteriori informazioni sul corso può contattare il responsabile Danilo al numero di telefono 331-8482438, oppure Claudio al 357-9771264; il Gescav possiede anche un indirizzo di posta elettronica ([email protected]) e un sito sulla Rete reperibile all’indirizzo www.gescavalsesiasotterranea.it.

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