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Lo scorso fine settimana è stato avviato il nuovo anno di pastorale giovanile all’Oratorio Beato Quagliotti di Galliate. Un ricco programma ha caratterizzato la serata di sabato 5 e domenica 6 ottobre.

Il weekend è iniziato sabato mattina con la partenza dei cresimandi alla volta del Sacro Monte di Varallo per vivere una giornata di ritiro e con il settimanale appuntamento dei ragazzi della squadra di calcio, i GiniPini, e delle altre attività sportive. Alla sera, i cancelli dell’oratorio si sono riaperti per una serata di festa e musica tra balli, drink, un calcio al pallone e due chiacchiere. La giornata di domenica è iniziata presto con la colazione in oratorio, come una grande famiglia, seguita dall’allestimento dell’altare e la preparazione di sedie e panche nel “campone” per la celebrazione della Messa. La liturgia eucaristica è stata concelebrata dal parroco don Massimiliano, da don Cristiano e don Vincenzo, responsabile dell’oratorio.

Quest’ultimo nell’omelia ha indicato i quattro pilastri su cui si devono appoggiare tutte le attività di quest’anno pastorale: l’accoglienza, perché le porte siano sempre aperte a tutti, la baldoria perché l’oratorio possa sempre essere luogo di festa e gioia, la condivisione per mettere insieme le esperienze belle, i sogni e le preoccupazioni dei più giovani e non solo, ed il dono per ricordare che tutte le ragazze e i ragazzi che varcano i cancelli dell’oratorio sono dono di Dio per i loro educatori, i catechisti e gli animatori. Infine don Vincenzo ha fatto un richiamo all’oratorio come il luogo privilegiato per l’educazione delle nuove generazioni con quella marcia in più rappresentata dall’amore, perno dell’agire cristiano, poiché l’educazione, come diceva san Giovanni Bosco, “è cosa del cuore”. Nel corso della Messa è stato dato il mandato a tutti i collaboratori dell’oratorio.

Dopo la celebrazione intorno alla Mensa del Signore ci si è ritrovati attorno alla mensa quotidiana per condividere, come in famiglia, il momento del pranzo. E poi via con il pomeriggio di giochi per i bambini che hanno potuto “toccare” le varie realtà dell’oratorio. Al termine è stato composto il logo di quest’anno pastorale rappresentato da una porta su cui campeggia la scritta “porta speranza”, in riferimento alla virtù al centro dell’ormai prossimo Anno Santo. Infatti è proprio nei sogni, nei sorrisi e negli occhi delle ragazze e dei ragazzi che si trova la speranza per la Chiesa di oggi e di domani.

A conclusione della giornata tutti i presenti hanno potuto gustare una buona merenda, pronti a partire per un anno che è stato affidato nella preghiera a Gesù e a Maria perché possa essere veramente l’inizio di un nuovo camminare insieme, come il papa ha richiamato nell’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, e la nascita di una speranza nuova.

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