Il malessere psicologico nei giovani è un problema complesso, influenzato da molteplici fattori di natura sociale, familiare e individuale. La pressione per ottenere risultati eccellenti a scuola e nelle attività extrascolastiche, le aspettative della società e l’influenza dei social media sono solo alcune delle cause che contribuiscono all’aumento dello stress e dell’ansia. Ma uno degli aspetti più preoccupanti è l’aumento dei disturbi d’ansia e di depressione tra gli adolescenti. Come a dire che, forse, gli adulti, sbagliano qualcosa. La costante esposizione a “modelli”, veicolati soprattutto dai social media, alimenta sentimenti di inadeguatezza e bassa autostima. Il che, unito alla mancanza di connessioni autentiche e al progressivo isolamento sociale (provocati anche da covid e post covid) hanno contributo a un senso di solitudine e alienazione.
Ciò che emerge – ancora più fortemente – è la fragilità delle relazioni. Il dialogo tra genitori e figli è limitato e i giovani affrontano le difficoltà emotive senza il giusto supporto. Allo stesso tempo, il bullismo, sia nella forma tradizionale che in quella cyber, rappresenta un ulteriore elemento di rischio per la salute mentale dei ragazzi, portando a conseguenze devastanti come il ritiro sociale o, nei casi più gravi, a pensieri autolesionistici. Prova ne è che la presenza degli psicologi – nelle scuole – sta diventando sempre più indispensabile. E quotidiana.
Giovani e angoscia per il futuro: l’indagine di Comunità educante nel Vco
Che rotta intraprendere? Basterà promuovere una maggiore consapevolezza e sensibilizzazione? Le scuole, le famiglie e le istituzioni sono chiamati a collaborare per fornire strumenti adeguati ai giovani, incoraggiandoli a esprimere le emozioni e a chiedere aiuto senza paura di essere giudicati. Forse, non è nemmeno sufficiente.
Occorre investire in programmi di educazione emotiva, favorire il dialogo aperto e garantire un accesso più semplice ai servizi di supporto psicologico.Come sta spingendo il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Chiamando educatori, genitori, insegnanti, famiglie ad essere protagonisti del cammino dei ragazzi.
L’inchiesta del nostro giornale sul tema, con altre notizie dal territorio della Diocesi di Novara, si può trovare sul nostro settimanale in edicola a partire da venerdì 21 marzo. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando direttamente qui.

Paolo Usellini, direttore dell’Ufficio Scuola della Diocesi di Novara