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Avvio dell’anno per il Seminario San Gaudenzio lo scorso 17 settembre, in una giornata molto ricca per i seminaristi.

Il saluto a don Rocchetti

La comunità ha accompagnato don Stefano Rocchetti nel suo ingresso come parroco nella parrocchia di San Martino a Novara, incarico che assume dopo sedici anni dedicati alla formazione dei futuri sacerdoti, prima come vicerettore e poi come rettore.

La nuova équipe educativa

A sera, la celebrazione dei vespri nella basilica di Gozzano, tradizionale appuntamento per l’avvio del nuovo cammino, cui per la prima volta hanno preso parte come nuovi rettore e vicerettore don Marco Barontini e don Mauro Baldi. Con il direttore spirituale don Massimo Casaro compongono la nuova équipe educativa del San Gaudenzio.

Seconda novità che caratterizzerà questo nuovo anno sarà l’esperienza che la comunità vivrà in Terra Santa nella prossima primavera, come annunciato durante la solenne funzione vespertina.


Il seminario: comunità attenta ai percorsi di ognuno capace di essere cuore della diocesi

La riflessione del rettore don Marco Barontini


«Innamoramento e missione»

La preghiera liturgica nella basilica è stata presieduta dal vicario generale don Fausto Cossalter che anzitutto ha portato a tutti i saluti del vescovo Franco Giulio, che non ha potuto essere presente. Don Cossalter ha poi augurato un buono e fruttuoso cammino ai nuovi formatori che ha ringraziato per la loro generosità nell’accettare il nuovo incarico che si caratterizza per essere un servizio delicato ma essenziale e nel farlo ha anche espresso il riconoscimento per l’opera di don Stefano in tutti questi ultimi anni.

«Vorrei farvi un augurio – ha detto don Cossalter rivolgendosi poi direttamente ai seminaristi – ricordandovi che il seminario più che un luogo (seppur bello e accogliente) è un tempo significativo della vostra vita di discepoli del Signore e non un’attesa di ciò che verrà… Ricordo volentieri le parole di papa Benedetto rivolte ai seminaristi durante la GMG di Colonia. Paragonava la chiamata all’“innamoramento”, la fase iniziale di un amore che non ha “perché”, è dono gratuito, a cui si risponde con il dono di sé. “Il Seminario”, diceva, “è tempo destinato alla formazione e al discernimento. È tempo di cammino, di ricerca, ma soprattutto di scoperta di Cristo. È un movimento dello spirito che dura per tutta la vita, e che trova nel seminario una stagione carica di promesse, la sua “primavera”».

Benedetto, ha proseguito il vicario generale, «sottolineava l’importanza che “Il seminario sia tempo di preparazione alla missione” Che ha un “segreto”: “Non voi avete scelto lui, ma lui ha scelto voi (cfr Gv 15,16)”. Ecco il segreto della vostra vocazione e della vostra missione!».

Infine l’invito forte a tutti i seminaristi: «amate la Chiesa che vi preparate a servire, amatela e alimentate dentro di voi il “fuoco della missione” per diventare preti appassionati del Signore e delle persone che incontrerete, con umiltà ma anche totale dedizione».

Terminati i vespri, si è tenuto un breve momento di adorazione personale e silenziosa dove tutti hanno potuto affidare al Signore il cammino dei singoli seminaristi.

I numeri di quest’anno

La comunità questo anno comprende 15 seminaristi novaresi, 4 di Biella, 4 di Casale Monferrato, 2 di Vercelli e 1 di Aqui Terme.

L’articolo sul nostro settimanale in edicola venerdì 22 settembre con altre notizie dal territorio. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero che interessa direttamente qui

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