S’entra in municipio da corso Cavour per andare negli uffici comunali e al pian terreno di Palazzo Tornielli lo sguardo incrocia, talvolta con sorpresa, espressioni artistiche di autori locali. È merito di “Arte a Palazzo”: valorizzare artisti e farli conoscere al pubblico soprattutto quello non avvezzo a frequentare mostre.
Fra i recenti espositori, Rosita Giacomelli di Mercurago con “I colori della natura”. Rosita si dedica da sempre al disegno a carboncino, ma da tre anni, da quando è pensionata, s’impegna alla pittura su tela, utilizzando colori acrilico. «I soggetti da me preferiti – spiega – sono i paesaggi dove mi sbizzarrisco usando tutte le tonalità di colori, da quelle calde del foliage, all’azzurro del mare e del cielo, al bianco degli inverni, ma sempre studiando l’effetto della luce e delle ombre».
Rosita è autodidatta : «L’ unica scuola alla quale devo molto sono i miei occhi che riescono a catturare i quadri naturali della natura che ci circonda».
Successivamente le pareti dell’atrio di Palazzo Tornielli hanno ospitato gli acquerelli dei borgomaneresi Pierangelo Vicario e Teresio Fornara alla mostra che hanno definito “Attenti a quei due”, due “gemelli anagrafici”: entrambi sono stati il 22 agosto 1954.
Vicario è “Maestro d’arte” e tiene corsi di “Acquerello” all’Unitrè di Borgomanero e a quella di Arona. Fornara si è dedicata a quest’arte da cinque anni e i risultati sono piacevoli alla vista. Espongono immagini di paesaggi, certo, ma anche di altri soggetti, di animali, volti di donna, «per dimostrare – come spiega Pierangelo – che acquerello può essere tutto e non solo paesaggio come comunemente si pensa.
L’acquerello è legato a ricordi della scuola primaria e forse per questo non valorizzato come meriterebbe. Mostra come quella a Palazzo Tornielli aiutano a farne comprendere le tecniche e la valenza artistica». Ammirati anche i dipinti ad olio e acrilico di Eufemia Renzi, borgomanerese, definita “l’artista delle orchidee”, soggetto che ha proposto, ma insieme ad altri come volti di donne e paesaggi.
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