Ottanduemila euro raccolti a favore di progetti sul territorio novarese e in Bolivia solo nei primi cinque anni di vita. Fondi ‘radunati’, come spiegano direttamente dall’associazione, «un euro alla volta, coinvolgendo nei nostri progetti amici, famigliari e, poi, tutti coloro che, piano piano, incontravamo nelle nostre iniziative».
È quanto è riuscita a raccogliere, da dedicare a progetti d’aiuto, l’associazione Stephan Zanforlin, realtà del volontariato novarese nata da poco e composta da molti giovani.
Obiettivo del gruppo onorare la memoria di Stephan, scomparso in un incidente nel giugno del 2018.
Un giovane che, da sempre, per una sua forte sensibilità, si è attivato per aiutare bambini e comunità minorili. «A tal punto che – ha spiegato Nicolò Zanforlin, presidente dell’associazione e fratello di Stephan – con il primo stipendio aveva voluto adottare a distanza un bimbo boliviano».
Proprio per questa sua attenzione, «l’associazione, regolarmente iscritta al Registro nazionale del Terzo Settore, per cui ci ha dato una grossa mano il Centro servizi per il territorio di Novara e Vco, promuove eventi, culturali, gastronomici e sportivi, per raccogliere fondi e, con questi, sostenere i ragazzi più sfortunati. Tanto all’estero quanto anche in Italia».
Aiuti che l’associazione Stephan Zanforlin, in questi suoi primi cinque anni di vita, ha fornito anche all’intera comunità novarese.
Tra i progetti illustrati e realizzati in questi primi anni di vita, una borsa di studio musicale per la scuola di Musica Dedalo in epoca pre Covid, era il 2019. E poi una donazione al locale comitato della Croce Rossa per i dispositivi di protezione individuale ai tempi dell’emergenza sanitaria per il Coronavirus.
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