“Spero che i miei capelli possano trasmetterti tutta la mia forza. E che la tua parrucca possa ricordarti ogni giorno che non sei sola in questa battaglia. Stringi la mia mano, sono accanto a te”. È solo uno dei tanti pensieri lasciati da coloro, molti sono bambini (come Cristina di 11 anni e Zehira di 14), che hanno donato i propri capelli per dare vita a capigliature messe a disposizione delle pazienti oncologiche in terapia che ne fanno richiesta, a Novara.
Il progetto è quello della “Banca della Parrucca”, sostenuto dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Lilt. L’iniziativa, avviata nel 2018, complice i rallentamenti legati al Covid, è stata presentata ufficialmente ora in occasione della donazione di 40 parrucche proprio dall’associazione guidata da Giuseppina Gambaro. «La Banca – dice quest’ultima – evidenzia significativi benefici nelle pazienti», in particolare dal punto di vista psicologico.
«Le molte ciocche di capelli ricevute in dono da donne, ma anche da uomini e da bambini – spiega Gambaro – vengono mandate a un laboratorio qualificato e convenzionato che, in cambio di 3 chili di capelli, ci regala una parrucca. Così recuperiamo parrucche nuove, tanto naturali quanto sintetiche, per le pazienti oncologiche. Molte, tra l’altro, vengono donate anche da loro».
Lilt e l’Oncologia dell’ospedale – dove è stata presentata l’iniziativa – oltre a distribuirle in comodato d’uso gratuito, ricevono anche donazioni di parrucche. Queste vengono sanificate e …
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