Alcuni di loro, se non la maggior parte, non sono sopravvissuti al primo anno di vita, altri sono stati più fortunati, crescendo e migliorando la propria condizione. Sono le storie dei ‘gettatelli’ o anche ‘esposti’ di Novara. Quei bambini che, nei secoli passati, venivano lasciati nella ruota degli orfanelli, posta in genere nell’ospedale delle città, tra cui anche il nostro a Novara.
Dalla storia di uno di loro, Ettore, nasce la mostra documentaria “I ‘Gettatelli’ di Novara: storie di passioni e povertà attraverso i segni d’incontro dal XVII al XIX secolo”, inaugurata all’Archivio di Stato e promossa dall’Archivio, diretto da Davide Bruno De Franco, con l’Ospedale Maggiore cui appartengono molti dei fondi (erano presenti il direttore generale Gianfranco Zulian e quello amministrativo Raffaella Garone).
Diversi fondi arrivano da altri enti, tra cui il Tribunale.
«Ci capita – spiega Marta Isabella Costa, funzionaria archivista e curatrice della mostra con tutto il personale del l’Archivio – di avere a che fare con molte richieste di natura genealogica …
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