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Il tempo dell’attesa è finito. Camilla Comazzi da qualche giorno si trova in Corea del Sud per le Olimpiadi giovanili invernali: dopo l’ambientamento, la cerimonia di inaugurazione che sempre regala emozioni, l’atleta ossolana nelle prossime ore scenderà dal trampolino di 110 metri per saltare e per provare a scrivere un’altra pagina di storia nello sport ossolano.  Sarà al via della gara individuale e poi di quella a squadre. 

Una passione, quella del salto, trasmessa da papà Stefano, che è stato nel recente passato commissario tecnico della selezione azzurra giovanile nonchè presidente per tanti anni della Fisi del Vco.

«Il primo salto – ci ha raccontato Camilla prima della partenza – l’ho fatto quando avevo quattro anni. Ho sentito un brivido, mi è piaciuto e da lì è cominciata la mia avventura. Ci sono stati alti e bassi, come per tutti gli atleti: ho anche pensato di mollare dopo tanta fatica quando non vedevo sbocchi. Ma poi la passione ha preso il sopravvento e sono tornata a fare quello che mi piace e che mi fa star bene».
La carriera giovanile di Camilla d’altronde è stata un continuo successo: titoli a livello nazionale ed internazionale, l’etichetta di grande promessa della disciplina cucita addosso. Ed ora, dopo il suo ritorno sugli sci, questa esperienza olimpica.

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