Domenica 5 marzo si è spento, all’età di 97 anni, nel Convento dei Padri Cappuccini a Domodossola, Padre Leone. Negli ultimi tre mesi la sua salute ha avuto un rapido deperimento, sino a portarlo al decesso.
La sua salma è stata esposta nella saletta parlatorio del Convento, per consentire ai parrocchiani della Cappuccina, ma anche a tante altre persone, di dargli un ultimo saluto. Martedì sera c’è stato il Rosario e mercoledì, alle 10, sono stati celebrati i funerali. Padre Leone lascia nel dolore fraterno i confratelli Padre Fausto Panepinto, Padre Vincenzo Coscia, Fra Marco Nicola e Fra Aldo Cornaglia. Lo piangono anche il fratello Maurizio e la nipote Ornella e gli altri suoi parenti.
Il percorso di vita
Oreste Gaino, questo il nome all’anagrafe, nasce a Cartosio, in provincia di Alessandria, il nove luglio 1925. A soli dieci anni entra nel Seminario Minore dei frati Cappuccini a Vigevano e in seguito viene trasferito nel Seminario di Castellazzo Bormida, dove rimane sino al 1946, prendendo i voti di frate francescano con il nome di Padre Leone. Successivamente si trasferisce nel Seminario di Novara per completare gli studi di teologia e, qui, nel 1950, viene ordinato sacerdote.
Dopo l’ordinazione, Padre Leone viene destinato al Seminario Minore di Vigevano con la qualifica di vicedirettore; in seguito assume l’incarico di dirigente scolastico al liceo di Varzi.
Nel 1964 viene trasferito al Convento dei Frati Francescani di Domodossola, dove rimane per alcuni anni, prima di venire nuovamente trasferito, come viceparroco, nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Novara. Dopo solo tre anni di permanenza a Novara, Padre Leone ritorna in quel di Domodossola, svolgendo sia l’attività di viceparroco, sia quella di responsabile del Centro Estivo di Varazze, gestito dai Padri Cappuccini domesi.
Infatti dal 1968 i Padri della Cappuccina presero in gestione la struttura dei Cappuccini della provincia di Genova, per consentire ai figli di genitori frontalieri in Svizzera, ospitati nella Casa del Fanciullo di Domodossola, fortemente voluta da Padre Michelangelo Falcioni, allora parroco della chiesa Sant’Antonio della Cappuccina, di trascorrere un periodo estivo al mare. Tale gestione cessò nel 1990 e da allora Padre Leone si dedicò in particolare alla confessione dei fedeli e alla cura dell’orto del convento.
La figura di Padre Leone, sia per la sua disponibilità ad ascoltare chiunque gli si rivolgesse, sia per la simpatia e l’aspetto bonario del suo viso, dopo la scomparsa di Padre Michelangelo, aveva assunto nell’ambito della Parrocchia della Cappuccina un particolare carisma, tanto che quotidianamente molti fedeli lo avvicinavano per un approccio verbale, sempre piacevole, e per salutarlo augurandogli buona salute.
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