Il bilancio consuntivo del Comune di Novara è stato approvato con 11 milioni di avanzo “libero”, ovvero gestibili, che potranno essere utilizzati secondo le varie necessità.
Da registrare maggiori recuperi per la Tari e l’Imu e riduzione dell’indebitamento che supera di poco 32 milioni di euro.
«Abbiamo concluso un percorso di programmazione – ha spiegato l’assessore al Bilancio Silvana Moscatelli durante il Consiglio comunale – con gli obiettivi e i programmi previsti dal Documento Unico di Programmazione. Siamo sicuri di poter intervenire sulle necessità del 2023 grazie agli avanzi. Voglio ricordare che gli avanzi dell’anno precedente li abbiamo consumati tutti a favore dei cittadini e faremo così anche con l’avanzo attuale».
Non sono mancati gli appunti da parte dell’opposizione per come «non sono utilizzati i soldi».
Nicola Fonzo, capogruppo del Pd spiega che «in un bilancio che chiude con un avanzo libero di 11 milioni di euro, ovvero due in più rispetto allo scorso anno, c’è qualcosa che non va. Se il Comune fosse un’azienda diremmo che sta facendo bene. Siccome non è una azienda ma un ente pubblico che deve salvaguardare i cittadini e garantire la qualità della vita, questo incremento è sinonimo di incapacità dell’esecutivo di far fronte al bisogno dei cittadini novaresi».
Secondo Fonzo tra i problemi principali vi è «lo stato dei lavori pubblici. Entrare a Novara è un inferno e le date sul ripistino vengono continuamente posticipate. Un’altra nota dolente riguarda la manutenzione delle scuole. Nonostante l’avanzo, inoltre, il Comune intende aumentare le tariffe delle mense scolastiche e quelle della sosta e temo che non sia finita qui. Un bilancio solido che sta in ordine, questo nessuno lo mette in discussione. Questo perchè alcuni vincoli pesanti ora non ci sono più. La città necessita di piccole cose e bisogna farle».
Servizio completo su l’Azione in edicola a partire da questo venerdì 28 aprile o scaricabile digitalmente da qui.