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“Io ero il milanese”, spettacolo di e con Mauro Pescio, novarese di Carpignano Sesia, varcherà i cancelli della casa circondariale portando, insieme a “Le Notti di Cabiria”, il teatro tra le mura del carcere. Uno spettacolo che sarà ospitato nella tensostruttura che da anni la casa circondariale dispone nella sua area esterna.

L’evento, che è già sold out, è in programma venerdì 29 settembre in due orari, alle 18 e alle 20.
Come ha spiegato la direttrice del carcere, Rosalia Marino, «parteciperanno 100 persone nel primo come anche nel secondo spettacolo. Una quarantina di ospiti della struttura e una sessantina di persone del pubblico esterno. Un’occasione davvero importante per noi. È stato difficile concretizzare questa possibilità, per le difficoltà che si hanno nell’organizzare ovviamente qualcosa in carcere. Ma siamo fieri di questo risultato e di come, negli anni, la casa circondariale si sia sempre più aperta al territorio. Sono molte le iniziative che abbiamo in corso con Enti come il Comune o anche con associazioni e realtà culturali. Un carcere che si è aperto alla città».

Cabiria Teatro rafforza così una sinergia già instaurata lo scorso anno, quando la stessa Marino prese parte a un incontro pre-spettacolo come relatrice assieme al presidente della Camera penale, Alessandro Brustia e a Bruno Mellano, garante regionale dei detenuti.

“Io ero il milanese” trae spunto dall’omonimo podcast di Pescio. La storia è quella di Lorenzo che l’autore e narratore ha incontrato nell’estate del 2017: «Lorenzo era uscito dal carcere da una decina di giorni – racconta Pescio -. Durante il nostro primo incontro, durato qualche ora, mi ha raccontato in sintesi tutta la sua vita, da quando era entrato la prima volta a pochi mesi a trovare suo padre, a quando era uscito come un uomo nuovo di 40 anni, trasformato in una risorsa per la società. Lo spettacolo è il racconto di un uomo che nella vita ha fatto tante scelte sbagliate, tanti errori. Un uomo con cui la sfortuna si è accanita, un uomo che ha toccato il fondo, ma che da quel fondo ha saputo rialzarsi. È la storia di come non debba mai venire meno la speranza, la fiducia e soprattutto di come si debba sempre offrire un’altra possibilità».

Articolo completo sul settimanale in edicola da venerdì 29 settembre. Qui, invece, ci si può abbonare alle nostre testate, scegliendo tra il formato digitale oppure il formato cartaceo

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