Il sindaco di Verbania Giandomenico Albertella convocherà il consiglio comunale aperto su Barry Callebaut. Lo ha comunicato con il capogruppo Beniamino Ricca durante la commissione capigruppo.
«Sentirò il presidente della Regione Alberto Cirio e la vice Elena Chiorino – dice Albertella – per capire se intendono partecipare, ma in ogni caso l’intenzione è di organizzare la seduta entro i primi dieci giorni di novembre».
Intanto è in programma il primo incontro in Regione del tavolo per la crisi dell’azienda dolciaria di Verbania. Sarà presente anche l’advisor incaricato dalla multinazionale svizzera, la società milanese Vertus, che dovrà occuparsi del processo di reindustrializzazione del sito. Barry Callebaut ha concesso altri tre mesi di tempo, fino a giugno 2025, per la ricerca di un acquirente. Che però non potrà essere un concorrente.
La richiesta di convocare il consiglio aperto era stata avanzata qualche settimana fa dal gruppo di minoranza di Silvia Marchionini e Patrich Rabaini. Che intervengono sulla questione: «”Limitata redditività e logistica complessa”: sono queste le motivazioni pubbliche espresse dai delegati di Barry Callebaut ai due incontri convocati al ministero nel mese di ottobre – scrivono i due consiglieri di minoranza -. Ora che il tavolo si sposta a Torino, come era prevedibile stante il numero sottosoglia degli occupati, e pur considerando l’utile disponibilità emersa dal Governo, appare evidente che la capacità di raggiungere i 3 obiettivi: salvaguardia dei circa 150 posti di lavori (che coinvolgono perlopiù famiglie del Verbano), mantenimento di una delle, poche attività industriali a valenza multinazionale della provincia e permanenza delle condizioni economiche di reddito del capoluogo richiedano un formidabile sforzo unitario della città. Un impegno che può tradursi in mobilitazione se si instaura un dialogo fra città e multinazionale».
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