Lezione su bullismo e cyberbullismo, questa mattina, martedì 19 marzo, nei locali della Polizia stradale di Novara, per i ragazzi della scuola media Bottacchi.
Un incontro tenuto da Roberto Musco, sovrintendente della Divisione Anticrimine della Polizia di Stato, che promuove, nel corso di tutto l’anno, numerosi incontri sul tema nelle scuole.
La lezione si è svolta a margine della firma del protocollo Zeus in materia di cyberbullismo e prevenzione della violenza giovanile.
Un documento siglato dalla Questura di Novara con il Cipm Centro italiano per la promozione della mediazione del Piemonte. Per la Questura la sigla del Questore Alessandra Faranda Cordella, per il Cipm della vicepresidente, Paola Maggiori.
Erano presenti il responsabile della Divisione Anticrimine, Paolo Lo Manto. E poi Elena Ferrara, già senatrice, a cui si deve la legge 17/2017 sul cyberbullismo, e insegnante di Carolina Picchio, la prima vittima di cyberbullismo in Italia.
E ancora Michela Agnesina, presidente dell’associazione Sbulloniamo Insieme, impegnata nel contrasto di bullismo e cyberbullismo e in un interessante progetto alla scoperta delle emozioni nelle scuole.
Tra gli altri Ida Angiulli, insegnante dell’Omar, coordinatrice del Gruppo Noi dell’istituto, Loreta Guacci per l’Ufficio Scolastico Provinciale e i referenti del Progetto per Tommaso, anch’esso da sempre con attività a contrasto di bullismo e per una navigazione in rete sicura.
A introdurre l’appuntamento, il Questore Faranda Cordella: «oggi, ragazzi – ha detto, rivolgendosi agli studenti – vi trovate nella sala di formazione della caserma della Stradale, dove i poliziotti si addestrano. Un luogo per noi importante. Qui vivrete una lezione con i nostri esperti e assisterete alla firma per il rinnovo del protocollo Zeus, che, mutuato dalla violenza di genere, si applica anche in materia di cyberbullismo e prevenzione della violenza giovanile».
Il Questore ha sottolineato le difficoltà emerse dopo la pandemia per tutti e in particolare per i ragazzi. «Per questo è fondamentale lavorare anche su questi temi, per aiutarvi. I ragazzi sono cittadini e costruttori del futuro». «Il bullismo – ha riferito Maggiori – lascia tracce importanti su chi ne è vittima. Sulla sicurezza di una persona, sulla nostra identità. Ecco perché è fondamentale agire».
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