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Le edicole sono sempre più in crisi e il Comune di Novara pensa a convertirle in altre attività.
«Noi però vogliamo resistere e occuparci della vendita dei giornali. Piuttosto che ci aiutino togliendo le tasse e facendoci partecipare ai bandi come quello per le tende dove invece siamo stati esclusi». Gli edicolanti della città (ne sono rimasti 17) vogliono continuare a lottare per far vivere il settore pur introducendo altri prodotti per provare a sopravvivere.
«E’ inutile dirci che possiamo vendere altro perchè in realtà molti di noi già lo fanno – spiega Arsela Cico, rappresentante della categoria – Poi cambiare destinazione non sarebbe semplice, ci vorrebbe un forte investimento e dipende anche dalla posizione. Piuttosto che ci aiutino tagliando la Tosap».

«Ogni possibile opportunità è da valutare, c’è da capire se sfruttarla o meno. Piuttosto perchè nel bando delle tende che a noi sarebbero servite siamo stati esclusi?» è il commento di Angelo De Santo e Giovanni Aneri. «La conversione non va a favore del nostro settore – afferma Filippo Favaretto – Io poi vendo già biglietti del treno, gadget e oggetti».

Nella giornata di giovedì ha intanto preso il via il bando (scadrà il 13 dicembre) per le nove edicole già dismesse tra via Biglieri, corso Risorgimento, via Beltrami, corso Milano, via Balossii, via Monte Rosa, corso Vercelli, corso XXIII Marzo e viale Volta. Chi presenterà domanda potrà scegliere se continuare a vendere giornali o cambiare completamente destinazione. In cosa? I chioschi potranno anche essere alimentari (con i relativi allacci) o vendere abbigliamento, accessori, articoli da regalo o ancora spazi espositivi, biglietterie, servizi online o punti multifattoriali.

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