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Crollo di un soffitto all’Istituto tecnico industriale Omar di Novara: Fondazione Benvenuti in Italia con Sermais e Cgil Novara e Vco chiedono maggiore sicurezza.

A essere interessata dal crollo, fortunatamente in un’area al momento chiusa della scuola, perché a breve sarebbero partiti dei lavori, come riferito dai Vigili del fuoco, una porzione di tetto di circa 100 metri quadrati.

“A distanza di due anni dal crollo che nel 2021 aveva coinvolto una delle aule dell’Istituto Nervi, oggi, qualche metro accanto, si è verificato il crollo del soffitto dell’ITI Omar. L’ennesimo caso – rilevano dalla Fondazione – di insicurezza scolastica che deve farci aprire, ancora una volta, gli occhi su un fenomeno reale ma non normale”.

È questo il commento dell’associazione Sermais e di Fondazione Benvenuti in Italia che da anni si battono per portare all’attenzione pubblica il tema della sicurezza scolastica.

Già nel 2018 avevano coinvolto gli studenti del liceo Antonelli e del liceo Carlo Alberto, insieme a Cinzia Caggiano, mamma di Vito Scafidi, lo studente morto nel crollo di un controsoffitto all’istituto Darwin di Rivoli e a tante autorità intervenute in una piazza Matteotti colma di studenti per denunciare la situazione della rampa del Liceo Classico e per chiedere tavoli di confronto con le istituzioni. 

“Il tema della sicurezza scolastica non può essere lasciato nel dimenticatoio: entrare a scuola senza la paura che da un momento all’altro ci crolli addosso deve essere una priorità per tutti, soprattutto per le istituzioni”, il commento di Pietro Favaretto, presidente di SerMais.

Favaretto aggiunge inoltre “siamo convinti che la scuola deve essere un luogo che non rinneghi la fondamentale relazione tra percorsi educativi e di crescita e l’ambiente in cui essi vengono svolti”.

“Nonostante i contributi stanziati per i controlli dei solai dal Ministero e i fondi del PNRR in parte destinati alla sicurezza scolastica, gli studenti, le studentesse, i lavoratori e le lavoratrici della scuola sono costantemente in pericolo”.

L’Osservatorio sull’edilizia scolastica del Ministero non si riunisce dal 2021.

“Anche a Novara chiediamo che venga convocato un Osservatorio che coinvolga studenti, professionisti e istituzioni e che trovi azioni concrete di tutela dell’ecosistema scuola” commentano SerMais e la Fondazione. 

Sgomento e preoccupazione è espressa anche da Cgil, Cisl e Uil. “Nel Paese in cui si parla quotidianamente di nuove grandi opere sono i crolli di quanto già costruito e gli incidenti sul lavoro ad assumere sempre più rilevanza, vestendo i panni di una metafora tragicamente rappresentativa del futuro che ci attende se non investiamo strutturalmente sull’educazione delle nuove generazioni e sulla qualità e sicurezza degli edifici in cui saranno formate”.

“Chiediamo – concludono – che i nostri ragazzi vivano in spazi sicuri”.

Il crollo si è verificato quasi sicuramente nella notte. I Vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle 9,30 per verificare un dissesto statico. Sul posto la squadra ha constatato il crollo di parte del tetto.

I Vigili, con i funzionari del comando, hanno poi portato avanti le verifiche necessarie per la messa in sicurezza della zona.

Il crollo, che non ha causato danni a persone, è avvenuto in prossimità di un laboratorio della sede centrale dell’Omar.

“Il fatto – spiegano dalla Provincia – è stato segnalato intorno alle 7.30 di oggi, mercoledì 28 giugno, dal personale scolastico entrato in servizio”.

Immediatamente sono stati avvisati i tecnici del Settore della Provincia, che hanno condotto un sopralluogo, insieme con il consigliere delegato all’Edilizia scolastica Andrea Crivelli, la Dirigenza della scuola e i Vigili del Fuoco, per verificare i danni e valutare gli interventi necessari per la messa in sicurezza e il ripristino della copertura, “rispetto alla quale – ha riferito il preside Francesco Ticozzi – non è mai stato rilevato nessun tipo di criticità. Un fatto imprevedibile. Questa parte di edificio era comunque vuota e tutti gli studenti impegnati nell’esame di maturità erano stati trasferiti altrove”.

Al termine del riscontro, il Servizio Edilizia ha subito individuato la ditta che provvederà prontamente all’allestimento del cantiere dei lavori e ha già preso visione dei luoghi e delle necessità per la messa in sicurezza ed il ripristino, interventi che andranno a sanare questa imprevedibile situazione.

La relazione dei Vigili del Fuoco e i riscontri dei tecnici permetteranno di verificare le cause di quanto accaduto.

Come noto l’Ente sta intervenendo sull’edificio con una serie di lavori straordinari di miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, impiantistico alla normativa antincendio, ma in nessuna delle fase progettuali, avviate dal 2022, è stato mai segnalato un rischio strutturale della copertura coinvolta e non sono nemmeno mai stati preventivati interventi specifici per sanare situazioni di criticità.

“Ci stiamo muovendo sui due filoni importantissimi della messa in sicurezza e del ripristino – conclude Crivelli – oltre che il reperimento di ulteriori spazi che ospiteranno momentaneamente le attività del prossimo anno scolastico, richiamando per tutti la responsabilità di fare fronte comune in una situazione di emergenza: l’obiettivo è fare in modo che a settembre le lezioni riprendano con regolarità”.

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