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«Cosa porterò nel cuore di questo tratto del mio cammino sacerdotale a Intra? Credo la bontà e la qualità delle relazioni. Una comunità capace di vivere nei rapporti fraterni una fede ancora vitale». Prima che il ricordo di cose fatte, di progetti avviati, di opere concluse, sono soprattutto i rapporti, gli incontri e gli scambi quello cui pensa don Costantino Manea, quando si volta per guardare gli anni trascorsi alla guida della comunità di San Vittore. È quasi come chiudere idealmente un percorso avviato undici anni fa – era il 22 settembre del 2013 – quando parlando agli intresi aveva auspicato una comunità «fatta di uomini e donne che vivano la pace».

«Avevo ripreso il motto della nostra basilica – racconta all’indomani della lettura del messaggio con cui il vescovo annuncia la conclusione del suo ministero sul lago – “Intra duo flumina abundantia pacis”: tra i due fiumi abbonda la pace. È proprio questo ciò che ho incontrato». Poi un sorriso: «si figuri che prima di arrivare sul lago, avevo ancora nella mente le parole di mons. Giuseppe Cacciami, che con la sua solita sagacia pungente raccontava il quadro sociale di Verbania come fortemente secolarizzato e “freddo”. Ecco, oggi credo proprio di poter dire che per una volta don Giuseppe si sbagliava».

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