È morto questa mattina a 85 anni don Roberto Castelletta, che per quasi quarant’anni – dal 1984 al 2022 – era stato parroco di Gattico.
Il funerale sarà celebrato dal vescovo Franco Giulio lunedì 18 novembre alle 15 nella chiesa parrocchiale di Gattico. Il Rosario sarà recitato domenica 17 novembre alle 20.30 sempre in chiesa parrocchiale, ove sarà adibita la Camera ardente nella cappella laterale della Madonna Addolorata. Don Roberto sarà poi sepolto nel cimitero di Veruno, dove era nato il 17 novembre 1938.
Ordinato a Novara da mons. Gilla Vincenzo Gremigni il 24 giugno 1962, sostenne il suo primo incarico pastorale dal 1963 al 1965 quale vicario parrocchiale nella comunità di San Martino in Novara, per poi divenire, nel 1965, vicario parrocchiale di Gravellona Lomellina e, al contempo, parroco della piccola frazione di Barbavara. Nel 1971 diverrà parroco di Granozzo, assumendo dal 1979 anche la responsabilità della vicina parrocchia di Monticello.
Nel 1984 l’inizio del ministero come parroco nella comunità dove trascorrerà il periodo più lungo e gli anni più intensi del suo sacerdozio e che nel 2023, andato ormai a riposo, gli conferirà. la Benemerenza civica, ricordando l’intensità della sua opera quale pastore d’anime e i molti lavori di restauro della chiesa parrocchiale e di ristrutturazione delle diverse proprietà parrocchiali, a favore anche delle esigenze sociali del momento e con la creazione del Centro Anziani.
Tra i suoi incarichi anche diverse responsabilità diocesane: Dal 1996 al 2010 era stato inoltre provicario territoriale del Borgomanerese, e dal 2006 al 2016 coordinatore dell’Unità pastorale di Gattico. Nel 2022 aveva avviato il suo periodo di quiescenza, rimanendo però sempre a disposizione per le varie necessità pastorali.
«Vogliamo elevare la nostra preghiera – scrive il vicario episcopale per il clero e la vita consacrata don Franco Giudice, nel suo messaggio di cordoglio – perché il Signore possa condurre presto con sé in Cielo l’anima di don Roberto, portando così a pienezza la sua ampia e generosa opera a favore della nostra chiesa novarese».