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In occasione della Giornata della Memoria il Laboratorio per la Pace di Galliate in collaborazione con la Parrocchia, l’Auser, l’Anpi, l’Associazione per la Pace di Novara, Il pane e le rose, Madre Terra e Galliate Futura presentano domani, domenica 28 gennaio, alle 16,30, nel salone della Domus Mariae in via M.B. di Caravaggio n. 2, l’ultimo film della rassegna Mio Fratello che guardi il mondo “Gli Invisibili”, un Ibrido tra film e documentario, tratta degli avvenimenti occorsi negli ultimi anni della seconda guerra mondiale, a Berlino.

Il regista Claus Räfle non dedica il suo film agli ebrei sterminati nei campi di concentramento, e nemmeno ai tedeschi responsabili di tale genocidio. Ci invita invece a riflettere su quegli ebrei – se ne contano circa 7.000 nell’ottobre 1941 – che si sottrassero alle deportazioni nei campi di sterminio e, mediante i più vari e coraggiosi espedienti, si nascosero, procurandosi una nuova identità. Accomunati tutti da un comune grido – «Voglio vivere», afferma uno dei protagonisti – affrontano un futuro di privazioni, di fame, di costante terrore e di incertezza. Tra questi ebrei vi era chi si nascondeva, e che per paura, nei lunghi anni di guerra, non varcava la porta del rifugio che aveva trovato; ma vi era anche chi adottava vari mezzi per nascondersi tra la folla, col solo desiderio di diventare “invisibile” e di cercare così di condurre una vita normale, per quanto possibile, nella follia che imperversava nella Germania della seconda guerra mondiale.

Il grande tema su cui riflette il film è la forza, e l’estremo coraggio di quei cittadini berlinesi che misero a repentaglio la propria vita e quella della propria famiglia, per difendere gli ebrei rimasti a Berlino. Sarà proprio un ufficiale nazista a salvare Ruth Arndt, giovane ragazza ebrea che lavorerà presso la sua famiglia in veste di domestica. Vi sono poi altri due “invisibili” Cioma Schönhaus e Eugene Friede. Il primo, non solo riesce a proteggere la propria vita, ma falsificando i passaporti degli ebrei perseguitati, riesce ad assegnargli una nuova identità e quindi a farli sfuggire alla Gestapo. Eugen Friede, come gli altri tre, è presto privato della sua giovinezza, e catapultato nella spaventosa realtà che lo circonda, si unisce al gruppo di resistenza di Hans Winkler, distribuendo volantini anti-governativi.

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