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Ottocento adolescenti si metteranno in viaggio il 24 aprile per vivere insieme il Giubileo. A Roma, si uniranno con oltre 100mila ragazzi provenienti da tutta Italia per ritrovarsi pellegrini, riuniti intorno a Papa Francesco per pregare, fare festa e camminare insieme. I partecipanti a questo pellegrinaggio sono giovanissimi. Hanno tra i 13 e i 15 anni. Saranno accompagnati da oltre novanta adulti, tra sacerdoti, religiose, catechisti e animatori, supportati nell’organizzazione dall’equipe diocesana per il Giubileo degli adolescenti e dei giovani, composta da Giorgia Gori, Cristina Ruga, Denise Manfredi e Ilaria Montagna, coordinate da don Gianluca De Marco, direttore dell’Ufficio per la pastorale giovanile.

«Stiamo per metterci in cammino con i pellegrini più giovani della diocesi e pensare a come accompagnarli nella preparazione di questa esperienza è una responsabilità importante, perché sappiamo che sarà un’opportunità unica per i ragazzi – spiegano le volontarie dell’equipe -, per scoprire la bellezza di essere Chiesa e per imparare, attraverso i piccoli passi compiuti insieme ai propri coetanei verso piazza San Pietro, ad essere pieni di Speranza e a comunicarla agli altri». A Roma, i ragazzi saranno accolti nella parrocchia di San Gaudenzio dove il parroco è il novarese don Gino Bolchini, e nelle parrocchie confinanti.

«Non vediamo l’ora di ospitare i ragazzi della diocesi di Novara – dice don Bolchini -. Li accoglieremo nella semplicità e con il calore che caratterizza le nostre comunità. Le famiglie, tanti volontari, i ragazzi e i sacerdoti delle altre parrocchie si sono attivati per donare un po’ del proprio tempo per l’accoglienza dei ragazzi e per condividere con loro momenti di preghiera». Momento importante sarà la Messa di domenica 27 aprile, presieduta dal Santo Padre. «Papa Francesco canonizzerà in quell’occasione il beato Carlo Acutis – ricordano le volontarie –. Carlo Acutis per i ragazzi e le ragazze dei nostri oratori, soprattutto i preadolescenti e gli adolescenti, è un riferimento con cui confrontarsi per crescere nella fede. Siamo fiduciose che, vivendo questo momento insieme, possano imparare a conoscerlo e a guardare a lui come un esempio da imitare, soprattutto nella sua generosità nei confronti di tutti, sostenuto dalla preghiera e dalla ricerca di una strada di santità».

L’articolo, assieme ad altre notizie dal territorio della Diocesi di Novara, si può trovare sul nostro settimanale in edicola a partire da venerdì 14 febbraio. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando direttamente sopra a qui.

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