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Scrivere queste riflessioni con negli occhi le immagini angoscianti di quella Marcia del ritorno dal sapore biblico, verso la propria casa che molto probabilmente non c’è più al Nord di Gaza. Scrivere con negli occhi immagini di deportazione dagli Usa verso il Messico, o dai nostri mari verso l’Albania. Un progetto di deportazione che ha il solo scopo di fare propaganda, di celebrare i muscoli di una razzismo neanche troppo mascherato. E’ l’Italia che copia dagli Usa, o è il contrario?

Scrivere con negli occhi alcune immagini di potenti che celebrano la guerra con orgoglio, e l’elenco sarebbe lungo. Ma noi siamo coinvolti nella Nato, con il Segretario Generale Mark Rutte, che qualche giorno fa al Parlamento Europeo ha chiesto di tagliare le spese per sanità e pensioni e aumentare le spese per le armi! La dilagante retorica della guerra ci acceca e non ci fa cogliere i grandi interessi legati alle armi.

Scrivere queste riflessioni guardando le immagini del Parlamento Italiano che rinnova l’invio di armi in Ucraina, pensando che quella strada sia l’unica percorribile. Senza un minimo di attenzione ai numerosi ‘disertori ucraini’, almeno 100.000 che non sparano più e 800mila renitenti che non vogliono più combattere. E conosciamo obiettori anche in Russia e in altri Stati. Ma la strada da percorrere è sempre e solo la guerra!

Scrivere con negli occhi le immagini della Presidente Meloni che (dopo aver rispedito in Libia un criminale ricercato, consentendogli di continuare il suo ‘lavoro’) sancosce collaborazione con l’Arabia Saudita, incurante dei diritti umani e di ogni altra violazione, per firmare accordi soprattutto militari, con il coinvolgimento di Leonardo, anche per il nuovo aereo da guerra GCAP, progettato con Inghilterra, Giappone e Italia, per il quale il nostro Paese ha già previsto un investimento di oltre 8 miliardi.
Scrivere con le immagini dall’Africa, dove una delegazione di Leonardo, guidata dal presidente Stefano Pontecorvo, era nei giorni scorsi in missione in Costa d’Avorio per dare piena attuazione al Piano Mattei.
Scrivere con negli occhi immagini ancora dall’Africa, ma questa volta da Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, ora sotto controllo delle truppe armate del Rwanda (appoggiato da Usa e UE), come il Movimento 23 Marzo e altri.

Come scrive Giusy Baioni sul Fatto Quotidiano del 29 gennaio, “in gioco c’è il controllo dell’estrazione del coltan (nel Nord Kivu si trova l’80% delle riserve mondiali) e … la miniera di Rubaya, il più grande giacimento al mondo di coltan.” Ma a noi cosa può interessare? Basta che stiano a casa loro e che possiamo continuare a rubare tutti i minerali di cui quel Paese è ricco.

Ne avevamo già parlato in occasione del viaggio del papa, a fine gennaio 2023, “ Giù le mani dalla Repubblica Democratica del Congo, giù le mani dall’Africa!… “Basta soffocare l’Africa: non è una miniera da sfruttare o un suolo da saccheggiare … È un dramma davanti al quale il mondo economicamente più progredito chiude spesso gli occhi, le orecchie e la bocca”.

Scrivere con le immagini del neo eletto Presidente Usa che giura addirittura su 2 Bibbie! Siamo di fronte ad un utilizzo di Dio a proprio uso e consumo. Un Dio a servizio del proprio egoismo. E questo vale per ogni forma di integralismo, di Cristiani, Ebrei, Musulmani o altre fedi. Siamo davanti alla divinizzazione dell’uomo solo al comando, e non solo negli USA. L’Onu ormai considerato un vecchio soprammobile.
Al centro c’è l’egoismo, il potere. Un egoismo di Stato. Che affascina perché rassicura, protegge. Un po’ come la Mafia. E la guerra per i propri interessi è giustificata. Poi ci sono le promesse, populiste, di pace. Ma la realtà è ben diversa.

Questo è il contesto di oggi, di questo inizio 2025. Che è anche inizio del Giubileo. Ma la logica dell’uomo solo al comando rischia di affascinare anche i credenti, e di svuotare il Giubileo nel suo profondo significato biblico, di vera ‘conversione’ con scelte concrete, non ‘spiritualistiche’, che rischiano di lasciare molto spazio all’indifferenza. Quando Enzo Biagi chiese a Primo Levi ‘Come nascono i lager?’ Risposta ‘Facendo finta di nulla’.

don renato sacco

Don Renato Sacco, Consigliere Nazionale di Pax Christi

L’articolo, assieme ad altre notizie dal territorio della Diocesi di Novara, sul nostro settimanale in edicola a partire da venerdì 31 gennaio. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando direttamente sopra a qui.

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