I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia intendono per il futuro puntare di più sulla promozione per cercare di offrire nuove proposte ai visitatori che amano la natura, il paesaggio, la spiritualità e la contemplazione.
Il convegno svoltosi a Domodossola dal tema “I Sacri Monti di Piemonte e Lombardia a vent’anni dal riconoscimento Unesco” è servito a rafforzare e promuovere il dialogo non solo fra gli enti delle due Regioni, ma anche con il segretariato dell’Unesco del Ministero della Cultura.
«C’è stato un grandissimo lavoro di conservazione e di restauro – ha detto alla conclusione dei lavori la presidente dei Sacri Monti del Piemonte Francesca Giordano – quello che magari è mancato è una sorta di promozione dei luoghi stessi che trovano una nuova fruizione grazie a dei sistemi di accoglienza che siamo riusciti a creare e che ora hanno bisogno di essere strutturati».
«Bisogna dare una nuova proposta divulgativa – ha proseguito Giordano – per valorizzare la loro importanza dal punto di vista storico, religioso e sociale. Servono nuove strategie per il futuro. Abbiamo scelto Domodossola per il convegno, grazie al dialogo che si è aperto in modo proficuo con il Comune, con i Padri Rosminiani e con i musei civici».
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