Il Partito Democratico di Omegna ha espresso soddisfazione per i risultati delle europee e delle regionali e per la conferma di diversi sindaci nei comuni del Cusio. Nello stesso tempo, i vertici del partito di Schlein hanno voluto lanciare alcuni messaggi per il futuro, soprattutto in termini di sanità, individuata come il grande bluff di Cirio in questi anni di governo della Regione. «A Omegna – ha esordito Alessandro Buzio – il centrosinistra a avuto una percentuale di voti nettamente superiore alla media e questo è un dato che ci fa molto piacere».
«La nostra città si conferma come una roccaforte del mondo progressista: non sono più i tempi in cui Omegna veniva chiamata la Stalingrado del Piemonte – ha evidenziato Alessandro Buzio – ma nemmeno noi ci aspettavamo, ve lo assicuro, un dato positivo come quello riscontrato nelle urne. Da qui quindi può anche partire un messaggio: il campo largo può funzionare, la nostra giunta ne è la dimostrazione. Non bisogna stare uniti a prescindere, ma farlo quando ci sono idee e visioni comuni, che i cittadini capiscono ed apprezzano».
Dal capogruppo in consiglio comunale, Sara Piemontesi, dal segretario Joris Freschini e dall’assessore Katia Viscardi uno sguardo al futuro: «Le battaglie locali sulle quali porremo l’attenzione nelle prossime settimane sono essenzialmente due: il diritto alla salute ed il diritto al lavoro. E’ vero che ha vinto in maniera larga Cirio, ma siamo sicuri che i piemontesi, e soprattutto i cittadini del Vco, non sono contenti della politica sanitaria: cinque anni di promesse mai mantenute, centinaia di milioni annunciati e mai visti, le bugie sulla ristrutturrazione dei due ospedali di Verbania e Domodossola solo per dare un contentino a qualcuno in termini di voti». «Da Omegna invece parte un un messaggio chiaro: ribadiamo che l’unica soluzione per la sanità del Vco è l’ospedale unico, per avere professionisti di qualità e per evitare che il privato prenda il sopravvento» hanno concluso i democratici.
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