Cinquecento tappe per un percorso escursionistico di circa 7.200 chilometri che collega la Sardegna al Friuli Venezia Giulia, risalendo la dorsale appenninica e attraversando l’arco alpino.
Sono i numeri del Sentiero Italia Cai. E domenica la Valle Vigezzo è stata protagonista della prima edizione della “Giornata nazionale Sentiero Italia CAI”: un evento diffuso, che prevedeva 25 appuntamenti escursionistici curati dai Gruppi regionali e dalle Sezioni del Cai in 17 regioni e un convegno, a Santa Maria Maggiore.
Tra i tanti eventi, da segnalare vi è infatti proprio l’appuntamento piemontese con l’incontro “Sentiero Italia CAI, una grande opportunità”, che è stato organizzato a Santa Maria Maggiore, nella sede dell’Unione Montana Valle Vigezzo.
Ad introdurre il convegno è stato il presidente del Cai Valle Vigezzo, Tiziano Maimone, che ha ringraziato la sede centrale per avere scelto la Valle Vigezzo per questa importante giornata e che ha poi evidenziato gli sforzi che la sezione vigezzina sta facendo per ristrutturare completamente il Bonasson, un rifugio che si trova proprio lungo il Sentiero Italia.
«La sede centrale del Cai ha stanziato 69mila euro, 30 mila invece li ha garantiti il Comune di Toceno, proprietario della struttura che abbiamo in gestione come Cai, ma – ha sottolineato Maimone – l’investimento da fare è molto oneroso e per questo serve l’aiuto di tutti: a tal proposito abbiamo lanciato la campagna “Adotta una pioda” grazie alla quale chiunque può contribuire – acquistando simbolicamente appunto una pioda al costo di 30 euro – a ricostruire il Bonasson».
Spazio quindi ai saluti istituzionali: Alberto Bergamaschi, vicesindaco del Comune di Valle Cannobina, ha anche portato i saluti del presidente del Parco Val Grande Luigi Spadone e ha ricordato come “il Sentiero Italia è un percorso che unisce tutti”; così Paolo Giovanola, presidente dell’Unione Montana Valle Vigezzo e sindaco di Craveggia: «Il Sentiero Italia può portare sviluppo e turismo, e aiutare a contrastare lo spopolamento».
Claudio Cottini, primo cittadino di Santa Maria Maggiore, ha ricordato il grande lavoro compiuto in questa direzione, già con il Cammina Italia, da Teresio Valsesia, presente al tavolo dei relatori.
«Ringraziamo il Cai Vigezzo per averci coinvolto nel progetto del Bonasson, collaboriamo volentieri come amministrazione. Ricordo inoltre che a Toceno è attiva anche l’Associazione Amici della Montagna che da anni lavora con il Cai nella sistemazione dei sentieri», le parole del sindaco di Toceno, Tiziano Ferraris.
Infine, il vicesindaco di Villette Giacomo Bonzani ha ricordato l’importanza del Sentiero Italia che riveste anche per il piccolo Comune vigezzino, essendo un sentiero che passa anche dal piccolo Comune, mentre il collega di Re, Massimo Patritti, ha puntualizzato, sempre in termini di potenzialità del Sentiero Italia, le peculiarità territoriali del suo paese, «con la presenza, fra l’altro, di un importante santuario mariano».
I lavori, moderati da Bruno Migliorati (presidente del Comitato Direttivo del Club Alpino Italiano Regione Piemonte), hanno visto intervenire dapprima Teresio Valsesia, che ha ricordato la nascita del Sentiero Italia partendo dal CamminaItalia, quest’ultimo nato negli anni Novanta.
La parola è quindi passata a Giovanna Prennushi, accompagnatore di media montagna – che ha percorso 700 chilometri del Sentiero Italia – che ha posto l’accento sulle grandi opportunità offerte da questo sentiero per «conoscere terre altrimenti poco conosciute» perché è un sentiero «che mi è stregato, che ci aiuta ad andare oltre il colle, ci aiuta a connettere i luoghi».
Tra gli altri vari interventi, quello di Giacomo Benedetti, delegato della Presidenza generale al Sentiero Italia Cai. E’ poi seguito un collegamento in streaming con le regioni italiane dove il Cai era impegnato, da nord a sud, in specifiche escursioni proprio per celebrare la Giornata Nazionale del Sentiero Italia.
Il presidente generale del Cai, Antonio Montani, nel trarre le conclusioni del convegno ha rimarcato l’importanza rivestita dal SICai «nella promozione territoriale e la tutela ambientale» e che «occorre sforzarci di tornare a pensare all’escursionismo come presenza di più giorni nei luoghi, utilizzando in particolare i mezzi pubblici, che devono essere incentivati».
«La politica deve stare vicina alla montagna non solo con la fibra ottica ma anche con i servizi pubblici di collegamento. Il Cai è pronto a fare la sua parte, quale importante mediatore culturale», ha concluso Montani. La giornata è proseguita con la visita a Santa Maria Maggiore e, dopo il buffet nella Sala Mandamentale del Vecchio Municipio, le visite al Museo dello Spazzacamino e alla Casa del Profumo.