Dove i graffiti non sono vietati e dove, tra non molto, a farla da padrone saranno opere di ‘street art’, l’arte di strada. È quanto accadrà in 8 punti di Novara con il progetto “Muri Liberi”. Per presentarlo, l’assessore alla Cultura Luca Piantanida, in immancabile giacca a doppio petto e cravatta, non ha esitato a vestire per noi i panni di un writer, armandosi di bomboletta spray. La location della foto è il sottopasso pedonale di viale Curtatone, tra il Mossotti e il liceo Classico.
L’iniziativa, approvata dalla Giunta comunale, vuole riqualificare 8 pareti di proprietà comunale con la street art. Da murales a scritte, da graffiti a disegni. Muri dove chi vorrà potrà esprimere, gratuitamente e senza chiedere autorizzazione al Comune, in forma autogestita, la propria creatività. E questo ripulendo spazi, al momento, imbrattati o ricoperti di scritte o contenuti offensivi. Gli street artist li imbiancheranno per poi dare vita alle loro opere.
I “Muri Liberi” sono in 6 sottopassi pedonali, dove ha posato l’assessore, quello di via Maestra 6-10 tra centro e Sant’Andrea; in via Pernati-via delle Rosette; in viale Volta-via Pietro Micca; in via Redi e in corso Risorgimento. E poi la parete nel parco tra via Boschi e strada Gilardengo e il muro sottoponte
nell’area cani di viale Volta.
«Sono i primi che mettiamo a disposizione – spiega Piantanida – In seguito ce ne saranno altri. Parte tutto dall’idea di consentire ad alcuni giovani di dare sfogo al proprio estro. Aumentando, dall’altro lato, il senso civico di chi è solito imbrattare».
Se ne occuperanno i ragazzi della Gelo Crew, con il novarese Gabriele Ceci: monitoreranno il rispetto di alcune linee guida, come il divieto di realizzare murales, disegni o scritte offensivi.
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