Il blocco dei lavori per la ben nota vicenda dell’utilizzo (inconsapevole da parte del consorzio appaltatore) di materiali di riempimento trattati non a norma e quindi potenzialmente non idonei, sembra essere stato superato così che i lavori della tangenziale proseguono sostanzialmente in linea con le ultime previsioni.
Come conferma al nostro giornale l’Anas a questo punto manca poco meno di un anno all’apertura, in ritardo rispetto alla data iniziale che puntava a fine 2023, ma prima di quanto pessimisticamente si potesse pensare per la raffica di problemi ed intoppi incorsi: prima il covid, poi le difficoltà di approvvigionamento di materiali determinate dalla guerra in Ucraina, passando per la menzionata vicenda giudiziaria che aveva stoppato il cantiere in alcuni punti.
L’opera, iniziata nell’autunno del 2019, è molto rilevante dal punto di vista viabilistico e complessa dal punto di vista costruttivo e progettuale, questo nonostante la lunghezza sia tuttosommato abbastanza modesta: circa cinque chilometri.
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