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Il trillo e il tintinnio dei fischietti e mazzi di chiavi e gli sfrenati balli con un sorriso grande così stampato sulle labbra. Madri e figlie hanno fatto sentire forte le loro presenza e voce, sabato scorso in piazza Martiri, per ‘spezzare le catene’ e dire ancora una volta ‘no’ alla violenza sulle donne. L’iniziativa, curata dall’assessorato alle pari opportunità, rientrava nell’ambito del flash mob ‘One billion rising’, appunto sulla musica di ‘Break the chain’ e promosso da Eve Ensler, che ha mobilitato oltre un miliardo di persone in 207 nazioni a ballare e protestare contro gli abusi subiti da donne e bambine.

“Solitamente – spiega l’assessore Alessandra Balocco – viene organizzata nella settimana di San Valentino per celebrare l’amore sano e non violento. Le Nazioni Unite calcolano infatti che una donna su tre nel mondo è vittima di violenza fisica o sessuale nel corso della sua vita. Questo si traduce in un miliardo di donne e bambine coinvolte. La coreografia è divenuta presto il simbolo dell’intera azione e il video viene utilizzato ancora oggi per imparare i passi di danza da replicare nelle piazze di tutto il mondo”.

E così è stato anche in centro città. “Abbiamo organizzato quattro cortei che hanno raggiunto piazza Martiri ‘facendo rumore’ per attirare l’interesse dei passanti. Occorre farci sentire e mantenere sempre alta l’attenzione su questo tema”.  

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