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La sistemazione di due spazi interni alle case circondariali di Novara e Verbania, da adibire ad attività educative, hobbistiche e relazionali. È il cuore di “Spazi di Speranza”, il progetto al centro della proposta di carità della diocesi di Novara che vedrà la Caritas impegnata nel tempo di Quaresima in azioni di sensibilizzazione e di raccolta fondi.

Il progetto era stato lanciato dal vescovo Franco Giulio al termine della messa pontificale di San Gaudenzio come Actio Emblematica per l’anno del Giubileo della Speranza. «Perché il carcere – ha detto il vescovo – possa essere uno spazio dove costruire opportunità di ripartenza dopo la detenzione. Perché la pena non sia punitiva, ma come un “medicinale”, che aiuti le persone a ricostruire la storia della propria vita, e a riprenderla in mano».

I dati sulla recidiva – oltre il 70% di chi ha scontato la pena torna a delinquere – «sono drammatici e dicono di una società che fa fatica a recuperare queste persone. Questo progetto va nella direzione di offrire la possibilità a tutta la nostra comunità ecclesiale, ma anche alla società civile, di fare qualcosa per cambiare questa tendenza». «Come ricorda Papa Francesco nella bolla per il Giubileo del 2025 “Spes non confundit” – scrive il direttore della Caritas diocesana don Giorgio Borroni, in un messaggio alle comunità parrocchiali inviato alla vigilia della Quaresima -, “La speranza non delude, essa è il baluardo contro la disperazione”. Questo progetto vuole incarnare il messaggio evangelico, trasformando la detenzione in un’opportunità per ritrovare dignità e costruire un nuovo cammino di vita. La proposta si ispira anche all’articolo 1 dello statuto della Caritas, che sottolinea la funzione pedagogica dell’intervento caritativo, attribuendo il compito della “testimonianza della carità con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica”. Attraverso ambienti dedicati, si punta a creare un contesto che favorisca l’incontro, il dialogo e l’apprendimento, elementi fondamentali per la riabilitazione e il reinserimento sociale».

L’intervento è stato concordato da Caritas con le direttrici dei due istituti (con una popolazione carceraria di circa 70 detenuti a Verbania e 170 a Novara), a seguito di un’attenta analisi dei bisogni interni, e rappresentano una risposta concreta e condivisa alle necessità emerse.

Gli ambienti saranno progettati per ospitare laboratori artigianali, corsi di formazione e momenti di socialità, con l’obiettivo di promuovere l’autonomia e il benessere psicofisico dei detenuti.
Gli interventi includeranno la riqualificazione degli spazi interni, l’acquisto di materiali e strumenti necessari per le attività. Per donare è possibile fare un versamento a Diocesi di Novara (Ufficio Caritas) IBAN: IT 90 P 03069 09606 1000000 10083 Causale: Spazi di Speranza.

L’articolo integrale sul nostro settimanale – L’informatore, Il Sempione, Il Monte Rosa, L’informatore del Cusio, Il Verbano, Il Popolo dell’Ossola, L’Eco di Galliate, Il Ricreo, L’Azione, Il Cittadino Oleggese – sarà in edicola venerdì 7 marzo con gli approfondimenti e altre notizie dal territorio della Diocesi di Novara.

Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa direttamente qui.

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