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Si sblocca dopo trent’anni l’area industriale nord di Borgomanero conosciuta come “Area Beatrice”. Per ora la decisione presa dal Consiglio comunale non riguarda tutti i 373.000 metri quadrati del’area, ma solo 83.000 situati nella parte nord, al confine con il comune di Gozzano, dove da qualche decennio si sono già insediate le industrie.

Il territorio della “Beatrice” era stato scelto come area industriale dal Piano Regolatore approvato nei primi anni Novanta. Si trattava di un Pip (Piano industriale produttivo) divenuto poi Apea (Area produttiva ecologicamente attrezzata). Non se n’è mai fatto nulla e a frenare l’azione pratica era lo stato di inquinamento dei terreni. I terreni però sono stati bonificati negli ultimi anni ed ora sono idonei ad essere utilizzati.

Che cosa è successo negli ultimi mesi è stato spiegato da Elisa Zanetta, assessore all’Urbanistica.

«Abbiamo ricevuto insistenti richieste da parte di imprenditori che intendono insediarvi la loro attività».

Decisivo il passaggio da Pip a Pec.

«Il Pip, Piano insediamenti produttivi – ha detto Marco Bertona – doveva essere realizzato dal Comune con l’acquisizione dei terreni e la loro urbanizzazione e sostenerne i costi, molto alti, prima di rivenderli agli imprenditori».

Ora invece, cambiando da Pip a Pec (Piano esecutivo convenzionato) saranno gli imprenditori ad agire direttamente senza l’invento del Comune.

L’articolo integrale sul giornale in edicola venerdì 31 marzo e disponibile anche online.

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