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Preghiera “Morire di speranza”, martedì sera 20 giugno, nella chiesa di San Marco, a Novara.

Una veglia in memoria dei migranti che perdono la vita nei viaggi verso l’Europa, alla ricerca di una vita migliore.

A promuovere l’appuntamento, Comunità di Sant’Egidio, Associazione Centro Astalli, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Acli.

E ancora Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Scalabrini International Migration Network, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e Acse.

La chiesa era gremita di persone. Tra i presenti, Daniela Sironi, responsabile della Comunità di Sant’Egidio, ed Elia Impaloni, presidente della cooperativa Liberazione e Speranza.

Nella serata sono stati ricordati storie, nomi e volti di chi ha perso la vita in lunghi e difficili viaggi della speranza.

“Il terribile naufragio al largo delle coste greche – è stato ricordato durante la preghiera – è l’ultimo tragico avvenimento che ha travolto centinaia di vite di migranti, tra cui tanti bambini”.

“Un dramma che ci chiede di non restare indifferenti alle morti in mare e alle sofferenze di tutti coloro che sono costretti a lasciare la propria terra, in cerca di salvezza dalla guerra, l’instabilità politica, la povertà, le catastrofi legate ai cambiamenti climatici”.

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