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Maddalena, quasi 6 anni, è già alla sua sesta partecipazione come angioletto. La mamma, Sara Oliva, è una ‘veterana’ che partecipa al Presepe Vivente promosso dall’associazione Nexus e dalla parrocchia della Madonna Pellegrina dall’avvio, nel 2005.

Con loro la parrocchia di San Pietro Mosezzo, l’istituto Salesiano San Lorenzo e l’Associazione genitori scuole cattoliche (Agesc) di Novara.

La rappresentazione della Natività è in calendario per domenica 17 – dalle 16 alle 18 – tra le piazze Matteotti e delle Erbe e il Broletto. Un appuntamento che, per la Pellegrina, è una tradizione. E che guarda sempre all’attualità. «Titolo – spiega Alessandro Noja, presidente di Nexus – “Notte di pace”. Un augurio di speranza affinché le guerre possano finire. Non è la prima volta che partecipo, ma è sempre come fosse
la prima volta. E nascono sempre nuovi legami».

Alberto Casella impersona uno dei Re Magi. «Anche per me – assicura – come tanti qui alla Pellegrina, non è la prima volta. Ho rivestito diversi ruoli nel Presepe. È un impegno, il Presepe vivente, a cui tengo molto. Arriva dalla mia storia di fede. Partecipare mi ha quasi cambiato, vincendo un po’ della mia timidezza. In un’occasione sono stato anche Erode». Altra ‘veterana’ è Paola Martinetti. «Come un po’ tutti i volontari di Nexus partecipo dal 2005. Non rivesto un ruolo particolare, sono nel coro che canta e accompagna le scene. Rientro negli appartenenti al popolo. Un evento, il Presepe vivente, che è qualcosa che nasce e si
sviluppa nel tempo. Ha origine – spiega – da un cammino di fede condiviso con altri».

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