La Pro Loco di Romentino torna a raccontare la storia del paese e della sua comunità, regalandone uno sguardo inedito con “Passeggiate romentinesi”.
Il sottotitolo del piccolo volume curato da Renzo Garavaglia e Paolo Monfroglio recita “Percorso storico-informativo tra le vie di Romentino e a ritroso nel tempo tra botteghe e osterie”.
Uno “scrigno tascabile” – l’ha definito Eleonora Groppetti, moderatrice dell’incontro di presentazione – che riprende le pagine dell’architetto Maria Grazia Porzio e dello storico Luigi Baldi aggiungendo aneddoti e curiosità alle notizie su chiese, oratori, sagrati e romentinesi illustri.
«Si rischia di perdere una parte del nostro passato», ha detto il presidente Pro Loco Gianni Locatelli. «Della vecchia Romentino resta poca memoria, sono sparite tante attività e mancano sempre più le persone che possono raccontarla».
Hanno sottolineato gli autori: «La finalità della Pro Loco è la salvaguardia del patrimonio. E’ quanto vogliamo trasmettere ai giovani, che saranno custodi della tradizione: per questo abbiamo regalato copie del libro alle scuole».
Si punta, quindi, sulle nuove generazioni, perché il “paese qualunque” citato da Luigi Baldi – diventi un paese unico, evitando che sia anonimo.
«Negli ultimi venti anni, Romentino è cresciuto molto: è importante riscoprirne la storia e la cultura, per noi e per chi si è trasferito da fuori – ha commentato il sindaco Marco Caccia – In più, Romentino ha sicuramente un attaccamento e un amore per il territorio che altri comuni non hanno. Lo dimostra questo bel lavoro di ricerca».
Il libro è ricco di testimonianze raccolte casa per casa, espressioni dialettali riviste e corrette da Gianni Porzio (presto ci sarà un dizionario “romentinese”), fotografie d’epoca e disegni di Paolo Caccia esposti in una piccola mostra al Centro Culturale Pio Occhetta.
Si scopre così che a Romentino passava il tram e c’era un “Bar della Stazione” in via Marconi, diventato oggi abitazione. O che l’attuale Caffetteria di Via Chiodini era una volta un salumiere e poi una tabaccheria. In centro si trovavano tutti i generi alimentari, pesce compreso, e i venditori proponevano tessuti, scarpe, fiori e mangimi per animali. Non mancava ogni tipo di artigiano e gli ambulanti con carretti e tricicli richiamavano i cittadini con le merci più diverse. C’era anche chi arrivava in paese a vendere canzoni.
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