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È mancato Alfredo De Gregori, una persona ben conosciuta dai romentinesi per i tanti anni di servizio come impiegato comunale ma soprattutto come organista parrocchiale e direttore della Corale “Pier Luigi da Palestrina”.

Don Piermario Ferrari, che ha concelebrato la funzione funebre, ha sottolineato: “Sono passati molti parroci, ma Alfredo è rimasto!”. Ed è rimasto nel cuore dei romentinesi per quel suo tocco particolare, quelle firme arabescate al termine di ogni brano che avevano il potere di toccare il cuore dei presenti.

Ed è rimasto nel cuore dei molti coristi che lui ha diretto per 37 anni, per i quali era “Il Maestro”.

Il parroco, don Adriano Micotti, ha sottolineato come Alfredo abbia svolto il suo servizio per la parrocchia con gioia e dedizione, così come è stata grande la sua disponibilità nel lavorare con i ragazzi del Coro della Scuola Media “Pastore” di Romentino. Tanti sono i brani musicati da Alfredo sui testi scritti dalla professoressa Lucilla Manenti per gli spettacoli teatrali.

“Il suo estro creativo, il tono canzonatorio, gli sguardi birichini portavano a grandi risate, alla condivisione con i ragazzi di una gioia semplice e sincera e a risultati canori più che apprezzabili sulle note delle sue musiche piacevoli e coinvolgenti”, ha detto la professoressa Manenti nel suo intervento.
Molti romentinesi lo ricorderanno anche sul carro carnevalesco “L’orchestra della mutua”, dove suonava la sua inseparabile fisarmonica con i vecchi amici, chi alla tromba, chi al violino: è stato il momento più esilarante della sua lunga collaborazione con la Pro Loco, che gli ha conferito il “Premio Romentino 1997”.

Per la Pro Loco aveva anche musicato diversi brani del repertorio dialettale.

Per tanti anni è stato impiegato all’Ufficio anagrafe del Comune di Romentino e questo gli ha permesso di conoscere praticamente l’intera popolazione grazie anche alla sua formidabile memoria.

Ma la musica era la sua vera passione: se non era davanti ad una tastiera gli bastava fischiettare un motivetto e si trasferiva in quel suo mondo di note che lo rendevano speciale a tutti quelli che lo frequentavano e lo hanno accompagnato fino a quando dopo un intervento chirurgico ci ha lasciati.

“Tutta la mia vita è là sopra il pianoforte”, diceva alla moglie Franca. E proprio sopra il suo pianoforte sono appesi i molti riconoscimenti alla sua carriera nella musica, nel lavoro, nel volontariato.
Saranno là per sempre a ricordare alla moglie Franca, ai figli Lucia e Paolo e ai suoi amici come quest’uomo “con la musica nel cuore” ha lasciato un dolcissimo ricordo in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo.

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