L’anno appena iniziato sarà ricco di sfide per l’Ente di gestione dei Sacri Monti del Piemonte, che raccoglie gli stimoli delle celebrazioni del ventennale UNESCO appena concluso e rilancia la propria attività puntando sempre più sulle azioni in rete. Ne abbiamo parlato con la presidente Francesca Giordano.
Quali sono le prospettive per il 2024 appena iniziato?
Nel 2024 vorrei che si consolidasse il sistema che unisce i sette Sacri Monti piemontesi e i due lombardi. Abbiamo lavorato molto in questa direzione, rafforzando le specificità di ciascun sito, valorizzandole e puntando su progetti in rete per coinvolgere sempre più le comunità territoriali. Ma occorre fare un passo in più, perché la vocazione dei Sacri Monti riconosciuta dall’Unesco è appunto quella di un sistema che unisce alcuni dei luoghi più belli del Piemonte: i laghi, il Monferrato e le valli alpine come l’Ossola e la Valsesia.
Come vuole ottenere le maggiori sinergie a cui fa riferimento?
Durante il mandato ho voluto enfatizzare gli aspetti legati alla promozione e all’accoglienza turistica, che hanno generato un indotto positivo. Il numero di visitatori e di pellegrini è certamente aumentato, anche se solo con una presenza sempre più capillare di personale che si occupa di accogliere e censire chi arriva è stato possibile avere dati più precisi sulle presenze. Negli ultimi sei mesi abbiamo stimato oltre 40mila visitatori a Varallo e circa 50mila a Orta, i due siti più visitati. Alcuni risultati sono sorprendenti: la presenza di molti stranieri, o il fatto che chi riceve informazioni sulla storia e sulle opere di un Sacro Monte, spesso ne visita poi altri. E’ indispensabile puntare su questi aspetti, contestualmente alla conservazione e ai restauri delle cappelle e delle opere d’arte.
Nel 2023 avete puntato molto sui cammini, che risultati ci sono stati?
Questo tipo di turismo slow si inserisce alla perfezione nella proposta dei Sacri Monti. Il Cammino di Oropa (che ora arriva anche a Varallo e a Belmonte) è il quinto cammino d’Italia, inoltre con il progetto “Le vie dei Sacri Monti” abbiamo integrato i cammini dell’Alto Piemonte per portare i viandanti che li percorrevano anche a visitare i siti che prima erano solo lambiti. Sono state organizzate iniziative molto partecipate ed è stata rafforzata la proposta turistica territoriale in questa direzione.
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