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Un percorso per capire quali siano i tranelli e le trappole che la vita, quella vissuta da un’alternanza tra l’essere connessi alla rete e l’essere disconnessi, propone ogni giorno.

Con un obiettivo, fornire strumenti utili a imparare a gestire in modo corretto la tecnologia a nostra disposizione, sempre a portata di smartphone.

È quanto organizza la parrocchia del Sacro Cuore, a Novara, con il ciclo di incontri “Crescere onlife”, ossia tra lo stare continuamente in rete, nella vita virtuale, e la vita reale.

Tre appuntamenti che sono aperti e dedicati a tutti, agli adulti, ma anche e soprattutto ai ragazzi, nativi digitali, che troppo spesso restano influenzati e fortemente inermi di fronte alla spietata legge di un ‘like’ in più, di quanti ‘like’ (‘mi piace’) produce qualcosa che postano in rete.

«Si tratta – spiega don Tiziano Righetto, parroco del Sacro Cuore e promotore del progetto – di una serie di serate di approfondimento, con le quali contribuire a una gestione positiva e cosciente di quanto troviamo e di quanto postiamo sul web un po’ tutti».

Gli appuntamenti si realizzano con il Cremit, il Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Innovazione e alla Tecnologia Cremit dell’Università Cattolica di Milano. Relatore sarà il professor Stefano Pasta. Si parte il 9 maggio con “Odio on line. Quando la presunta libertà di espressione può fare male”. Altri incontri il 16 e 31 maggio, sempre alle 21.

Per informazioni: [email protected].

L’articolo completo sul settimanale in edicola da venerdì 5 maggio e disponibile anche online.

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