Cattedrale di Novara gremita, questa mattina, lunedì 5 maggio, per l’ultimo saluto al senatore Ezio Leonardi, già sindaco di Novara dal 1970 al 1978 e poi, dal 1981 al 1987, prima di essere eletto senatore della Repubblica, vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici, sempre a Palazzo Cabrino. Sempre nelle fila della Democrazia Cristiana.
A celebrare il funerale (fotografie di Alessandro Visconti), il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla, con tanti sacerdoti del territorio. Molte le autorità presenti, dal sindaco di Novara, Alessandro Canelli, sino al primo cittadino di Mezzomerico, dove Leonardi era nato ed era stato anche vicesindaco e assessore, Pietro Mattachini. Ma anche il prefetto Francesco Garsia e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, dal Questore al comandante dei Vigili del fuoco.
E poi tutto il direttivo della Fondazione Comunità del Novarese, di cui Leonardi è stato a lungo presidente e uno tra i fondatori 25 anni fa.
«Ho conosciuto il senatore Ezio Leonardi nei primi anni del mio ministero a Novara – ha esordito il vescovo – . Sono stati gli ultimi tre della sua presidenza alla Fondazione Comunità Novarese, poi l’ho incontrato alcune volte in occasioni speciali che mi hanno consentito qualche dialogo più profondo quando egli, fattosi da parte, non aveva smesso di voler bene e di volere il bene della sua città».
«Dalle notizie che ho raccolto mi piace mettere davanti ai vostri occhi – ha poi aggiunto – tre tessere del mosaico della sua personalità, che poi ciascuno di voi potrà completare e arricchire. Il senatore Leonardi ha vissuto una “biografia esemplare”, è stato un “politico dal basso” e un “presidente preveggente”».
Una biografia esemplare che emerge, ha spiegato Brambilla, nel leggere le notizie salienti della sua vita. Da cui affiora «un vissuto di un uomo e di un cristiano a tutto tondo, senza sbavature. Potrebbe persino riconciliarci con il servizio politico, che nel linguaggio comune invece gode di cattiva fama. Per lui – ha proseguito – la vita è stato un dono e un compito».
A ricordare Leonardi, durante il funerale, sono stati Canelli, Davide Maggi, attuale presidente della Fondazione Comunità Novarese, Mattachini, il presidente dell’Istituto Storico Piero Fornara, Paolo Cattaneo e Fabio Leonardi, presidente della Igor e nipote del senatore.
Canelli: «una figura straordinaria per la nostra città e per il nostro territorio. Io l’ho conosciuto quando ero assessore provinciale e lui all’epoca presidente della Fondazione Comunità del Novarese. Subito mi colpì la sua forte simpatia, la sua empatia, la sua forza di dare consigli importanti. Colpiva la sua saggezza e il suo fortissimo equilibrio».
Cattaneo ha ricordato la lunga conoscenza di Leonardi, molto legato alla sua terra, a Mezzomerico, come anche le grandi qualità mostrate nella politica. «Sempre attento a fare tutto bene e per il bene della comunità. Perché la politica, come ci è sempre stato insegnato, è pensare agli altri. Questo è quanto ha portato avanti Ezio Leonardi».
Servizio di approfondimento e altri servizi provenienti dalla Diocesi di Novara si possono trovare sul nostro settimanale in edicola da venerdì 9 maggio. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando qui.