Festa patronale di San Maiolo, a Veveri, Novara: la conclusione in questo fine settimana. A partire dal
convegno nel 1030° anniversario della morte del Santo, che si è svolto venerdì 10 e sabato 11 maggio. Ingredienti dell’appuntamento, storia medievale, arte e architettura. Elementi in grado di descrivere l’esperienza e l’eredità di un protagonista della spiritualità benedettina del X secolo. Titolo del convegno “San Maiolo, abate itinerante. Cluny, Pavia e Novara: un monachesimo tra coltura della terra e cultura della fede”.
E’ andato in scena rispettivamente a Pavia, alla Basilica del Santissimo Salvatore, e a Novara nella chiesa di San Maiolo. La sezione pavese del convegno – trasmessa in diretta streaming nella Sala Roma di Veveri – ha visto intervenire dom Giovanni Spinelli (“Maiolo e i cluniacensi a Pavia”), Saverio Lomartire
(“Maiolo e il medioevo artistico pavese”), Andrea Spiriti (“La riforma benedettina di Santa Giustina e l’immagine di Maiolo nel Cinquecento”), Laura Facchin (“L’eredità iconografica di Maiolo nel Sei e Settecento”) e Luisa Erba (“L’impegno del Soroptimist Club di Pavia per il restauro dell’altare di Adelaide di Borgogna”). La sezione novarese – curata da Giancarlo Andenna e trasmessa in streaming nella Basilica del Santissimo Salvatore – vedrà come relatori Andenna (“San Pietro di Cluny e la Chiesa Romana: dalla fondazione alla morte di Maiolo, nel trionfo dell’Europa dei Sassoni”).
Ieri sera, sabato 11, poi, anche la notte bianca e venerdì la processione per le strade del quartiere. Domenica 12 pranzo comunitario. Nel pomeriggio l’arrivo della fiaccolata da Agrano (Omegna) a Veveri e la premiazione del Palio.
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