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È positivo l’impatto che i laureati dell’Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro hanno con il mondo del lavoro non appena usciti dall’ateneo, che ha una delle sue sedi anche a Novara. A un anno dalla laurea, il tasso di occupazione dei laureati Upo di primo livello del 2022 si attesta all’84,8%, ben oltre la media nazionale, che si ferma solo al 74,1, mentre quello di disoccupazione si ferma al 5,7. Per quanto riguarda, invece, la retribuzione, questa è in media di 1.584 euro mensili netti contro una media italiana che è pari a 1.384.

I dati emergono dal 26esimo Rapporto sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati italiani, realizzato dal Consorzio Interuniversitario Almalaurea, illustrato di recente in un convegno a Trieste. 3.410 i ragazzi e le ragazze uscite dall’Upo ‘interrogati’ nel corso dell’indagine, che da sempre offre una fotografia dello stato di salute delle nostre università.

Sempre a un anno dalla laurea scende, ma di poco, il tasso di occupazione dei laureati di secondo livello del 2022, che si ferma al 77,1, sempre più alto però della media nazionale del 75,7. A cinque anni dal conseguimento del titolo, invece, il tasso di occupazione di secondo livello sale al 93,2% contro a una media nazionale dell’88,2. Anche le retribuzioni dei laureati magistrali Upo superano quelle nazionali, 1.807 euro contro i 1.768 a livello nazionale.

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