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Turismo in buona salute nel territorio provinciale, con una conferma della capacità attrattiva del Novarese. A evidenziarlo sono i numeri relativi ai flussi turistici del 2024. Dati illustrati a Palazzo Natta, sede della Provincia, a Novara.

I dati complessivi tra tutti i bacini (Novarese, Lago d’Orta e Lago Maggiore) hanno fatto registrare 591.586
arrivi e 1.557.351 presenze, con un incremento degli arrivi rispetto al 2023 dello 0,5% e un leggero calo delle presenze quantificabile nello 0,4.

La permanenza, come spiega Franco Monne, funzionario del Servizio turismo, «resta quasi invariata» ed è pari a 2,63 giorni.

Sono diminuiti gli arrivi di turisti italiani, con una flessione del 6,98%, controbilanciati dall’aumento degli
stranieri, che fanno registrare un più 8,69%. Sono visitatori che dimostrano di preferire pernottare negli
alberghi, con 375.042 arrivi nel settore alberghiero, 160.724 in quello extra-alberghiero e 55.820 nelle locazioni turistiche.

Il maggior flusso di turisti italiani è garantito dal Piemonte e dalla Lombardia con il 29,50%e il 26,51 e
quindi da Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Lazio, Toscana, Campania e Sicilia. Il bacino maggiormente interessato da arrivi di visitatori dall’Italia è il Novarese, con il 58,88% del totale provinciale.

Per la domanda turistica europea, invece, la provenienza principale è la Germania con il 25%, seguita da Francia con il 20 e Svizzera con il 15%. A fermarsi più a lungo sul territorio sono coloro che provengono da Germania e Paesi Bassi, turisti che prediligono soggiornare in campeggi dei laghi. Svizzera e Francia sono invece il primo mercato per il Novarese, mentre il lago d’Orta attrae Francia, Germania e Svizzera.

Il primo mercato extraeuropeo nella nostra provincia è quello dagli Stati Uniti, seguito da Cina e Brasile. Turisti che soggiornano, questi ultimi, in strutture alberghiere.

Scendendo nel dettaglio, negli ultimi 5 anni c’è un sostanziale pareggio sia per gli arrivi sia per le presenze, con lievi differenze per bacino turistico.

Il Novarese è in costante crescita dai 114.514 arrivi e 251.024 presenze del 2020 ai 165.355 e 369.027 del 2021 sino agli attuali 251.947 e 523.674 (più 2.263 in un caso e più 14.824 nell’altro).

Il Lago d’Orta è passato da 55.135 arrivi e 153.611 presenze del 2020 sino ai 128.017 e 354.274 del 2023, registrando un lieve calo lo scorso anno, che ha visto 125.719 arrivi e 351.838 presenze (una diminuzione di 2.298 nel primo caso e di 2.436 nel secondo …

Articolo completo e altri servizi provenienti dalla Diocesi di Novara, così come altri approfondimenti, si possono trovare sul nostro settimanale in edicola da venerdì 28 marzo. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando qui.

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